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Una novità che, di certo, non farà molto piacere a chi necessità dell’aiuto in casa, o per delle persone anziane e non solo, di colf o badanti.
Ci sono degli aumenti in arrivo per quel che riguarda i contributi relativi alla loro assunzione e alla loro messa in regola davanti alla legge. Ecco quali sono le novità che tutti i datori di lavoro devono conoscere e che arrivano direttamente dal sito INPS.
Metterli in regola in modo chiaro e corretto e con tutti i contributi dovuti, affinchè il loro sia un lavoro regolarmente retribuito e la loro posizione lavorativa regolarmente registrata. Cerchiamo di capire insieme.
Lavoratori domestici: ecco cosa cambia per loro
Quando pensiamo al personale che dà aiuto in casa (come le colf) o che assiste gli anziani o le persone non autosufficienti (come le badanti) fino ad arrivare a coloro che si occupano dei bambini o della cucina: insomma, tutti quei lavoratori dipendenti che, purtroppo, non sempre riescono ad ottenere una regolamentazione della loro posizione lavorativa.
Qualcosa sta cambiando e anche i loro rispettivi datori di valoro devono adeguarsi a tutto questo. Questi ultimi sono obbligati al versamento dei contributi previdenziali all’INPS, con cadenza trimestrale e l’ammontare è determinato sulla base dello stipendio percepito e del numero di ore lavorate. Questo è quello che dovrebbe essere valido per tutti i lavoratori ma, troppo spesso, proprio coloro che si occupano di lavori domestici o di quelli descritti prima, si trovano nella condizione di lavorare a nero.
Per questo motivo, ci sono nuove disposizioni da parte dell’INPS in vigore proprio dal gennaio 2025 e riguarda proprio i contributi da pagare per l’assunzione di lavoratori domestici, per il periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. L’importo è stato leggermente incrementato, in seguito all’adeguamento al tasso di inflazione.
Contributi: nuove tabelle da rispettare
Le variazioni sono sia per coloro che hanno un contratto a tempo determinato che indeterminato. Per quel che riguarda coloro che ne hanno uno indeterminato:
- contributi orari di 1,68 euro (0,42 euro a carico del lavoratore), per le retribuzioni fino a 9,48 euro all’ora;
- contributi orari di 1,22 euro (0,31 euro a carico del lavoratore), per chi compie un ammontare pari o superiore a 24 ore settimanali d lavoro.

Per coloro che, invece lo hanno a tempo determinato:
- contributi orari di 1,79 euro (0,42 euro a carico del lavoratore), per le retribuzioni fino a 9,48 euro all’ora;
- contributi orari di 1,31 euro (0,31 euro a carico del lavoratore), per chi ha un orario di lavoro pari o superiore a 24 ore settimanali.
Dall’altro lato ci sono, anche, le nuove regole del pagamento dei contributi da parte dei datori di lavoro. Questi, infatti, possono versarli tramite il Portale dei Pagamenti, con carta di credito o debito, con carta prepagata oppure con addebito in conto, o anche attraverso l’Avviso di pagamento PagoPA e, in ultimo, anche con l’app IO.