
Fabrizio Piscopo
Mancano solo tre giorni alle decisioni della BCE relative ai tassi.
Saranno tre giorni di leggeri rialzi, in quanto è già stato scontato l’effetto di un taglio o di agevolazioni con relativa immissione di liquidità sui mercati.,
Un po’ sacrificate le utilities mentre le banche riescono a tenere il passo dell’indice, in particola Fineco che sembra essere il titolo finanziario più in forma.
I migliori bilanci, ad oggi, sono quelli di Italgas, Generali, Recordati ed Amplifon, per chi avesse in mente di investire sui fondamentali.
Resta sottovalutata Exxor e resta aperta la porta ad un M&A di Fiat.
L’indice americano ha superato il muro di 2.950, ma bisogna continuare a prestare attenzione, nonostante il Vix sia sceso di 5 punti.
Sul fonte valutario è atteso un indebolimento dell’euro verso il dollaro che dovrebbe portare l’Euro a 1,05.
Infine l’oro è stabile sopra i 1.500 ad attestare che la situazione è piuttosto rischiosa.
La Cina ha chiesto agli Usa di non ricattare l’Europa e i danni accertati ad oggi, causa guerra dei dazi, superano i 40 miliardi di dollari.
Quattro giorni dopo la BCE sarà la volta della Fed e vedremo se Trump sarà riuscito a eserciutare fortemente la pressione su Powell, anche se, francamente, ne dubitiamo.
La miglior situazione politica italiana ha portato lo spread a 150 e questa è una vera boccata di ossigeno per uno Stato che 2.400 miliardi di debito pubblico.
Suggeriamo tantissima prudenza perché in autunno potrebbe verificarsi un pesante storno delle Borse.