
Come riconoscere un blocco su WhatsApp senza inviare messaggi Economiafinanzaonline.it
WhatsApp continua a essere una delle applicazioni più diffuse, ma uno degli aspetti meno chiari riguarda il blocco dei contatti.
Capire se si è stati bloccati su WhatsApp senza dover necessariamente scrivere un messaggio è una domanda frequente tra gli utenti, soprattutto perché l’app non invia alcuna notifica in merito. Di seguito, una guida aggiornata e dettagliata per riconoscere i segnali che indicano un possibile blocco, senza dover chiedere direttamente al contatto.
Per motivi di privacy, WhatsApp non notifica mai un blocco e non esiste una funzione ufficiale che permetta di vedere chi ci ha bloccato. Tuttavia, esistono una serie di indizi che possono aiutare a capire se un utente ha bloccato il nostro numero. È importante precisare che nessuno di questi metodi è assoluto: molte delle funzionalità che scompaiono o non sono visibili potrebbero essere state disattivate volontariamente dall’utente.
Ecco i principali segnali da osservare:
- Impossibilità di vedere l’ultimo accesso e lo stato online del contatto;
- Scomparsa della foto profilo, sostituita dall’immagine standard;
- Assenza della doppia spunta blu quando si inviano messaggi;
- Impossibilità di effettuare chiamate o videochiamate tramite WhatsApp;
- Impossibilità di aggiungere il contatto a un gruppo WhatsApp.
1. Controllare l’ultimo accesso
Il primo e più immediato segnale riguarda la visualizzazione del cosiddetto “ultimo accesso”. Se aprendo la chat di un contatto non si vede alcuna data o ora di accesso, potrebbe trattarsi di un blocco. Tuttavia, questa funzione può essere disattivata dall’utente per motivi di privacy, quindi è sempre bene considerare anche altre prove.
2. Verificare la foto profilo e gli aggiornamenti di stato
Se la foto profilo del contatto è scomparsa e appare il simbolo predefinito di WhatsApp, è un possibile segnale di blocco. Anche in questo caso, l’utente potrebbe aver scelto di non mostrare l’immagine a persone non salvate in rubrica o averla semplicemente rimossa.
3. Osservare la spunta dei messaggi inviati
Un metodo molto efficace è quello di spedire un messaggio e osservare le spunte di consegna:
- Una spunta grigia indica che il messaggio è stato inviato ma non consegnato al destinatario;
- Due spunte grigie indicano la consegna del messaggio;
- Due spunte blu significano che il messaggio è stato letto.
Se per giorni compare solo una spunta grigia, è molto probabile che il contatto ti abbia bloccato.
4. Tentare una chiamata vocale o videochiamata
Provare a chiamare il contatto tramite WhatsApp è un altro test semplice. Se la chiamata non va a buon fine o non squilla mai, potrebbe essere un segno che sei stato bloccato.
5. Creare un gruppo e aggiungere il contatto
L’ultima prova definitiva consiste nel tentare di aggiungere il contatto sospetto a un nuovo gruppo WhatsApp. Se compare l’avviso “Non sei autorizzato ad aggiungere questo contatto”, la certezza del blocco è praticamente confermata.

Un altro modo per verificare il blocco è utilizzare un telefono diverso, magari di un amico, per controllare se il profilo del contatto è visibile o meno. Se da un altro account si riesce a vedere la foto profilo, l’ultimo accesso e le spunte blu, mentre dal proprio no, allora il blocco è confermato.
Inoltre, è bene ricordare che il blocco su WhatsApp è legato al numero di telefono, non all’account in sé. Quindi, cambiando numero di telefono e creando un nuovo account WhatsApp si può in teoria tornare a contattare la persona che ci ha bloccato.
Backup e recupero chat nonostante il blocco
Anche se sei stato bloccato, è possibile effettuare il backup dei messaggi e della cronologia chat su WhatsApp. Software come iMyFone iTransor for WhatsApp supportano il salvataggio delle conversazioni sia su dispositivi iOS che Android, consentendo di conservare le chat anche quando non si può più comunicare direttamente con un contatto.
L’unico modo per essere sbloccati è contattare la persona interessata, magari spiegando il motivo e chiedendo scusa in caso di fraintendimenti. Se il contatto non risponde, si può optare per un cambio del proprio numero WhatsApp e provare a ricostruire il dialogo da zero. In alcune situazioni di emergenza o per ragioni di salute, è possibile tentare di comunicare tramite gruppi o altri canali social, ma sempre nel rispetto della privacy e della volontà dell’altra persona.