Fringe Benefits
I fringe benefits sono i benefici aggiuntivi offerti a un dipendente, al di là della retribuzione dichiarata, per lo svolgimento di uno specifico servizio. Alcuni benefici accessori come la sicurezza sociale e l’assicurazione sanitaria sono richiesti dalla legge, mentre altri sono forniti volontariamente dal datore di lavoro. Ecco le novità in merito ai fringe benefit 2022.
In genere, i fringe benefits sono forniti dal datore di lavoro, anche se l’effettivo fornitore è una terza parte. Ciò perché il datore di lavoro è la parte che paga il beneficio che viene fornito al lavoratore. Allo stesso modo, il lavoratore è solitamente il destinatario del beneficio, anche se il suo utilizzo è esteso ad altri familiari.
I vari benefici accessori che vengono forniti ai dipendenti variano da un’azienda all’altra, poiché il datore di lavoro può scegliere i fringe benefits che verranno forniti ai dipendenti durante un determinato periodo. I dipendenti hanno la possibilità di selezionare i fringe benefits a cui sono interessati durante l’assunzione.
Indipendentemente dal fatto che sia interessato a un’auto aziendale, a un abbonamento a una palestra pagato dal datore di lavoro o a un’assistenza finanziaria per l’istruzione, il dipendente è libero di scegliere le opzioni che preferisce.
Sebbene l’obiettivo di fornire vantaggi aggiuntivi ai dipendenti sia quello di garantire il loro benessere sul posto di lavoro, essi aiutano anche l’azienda a distinguersi e ad attirare potenziali dipendenti, mediante i propri compensi aggiuntivi.
Per l’anno 2022, torna a 258,23 la soglia di esenzione da tassazione per beni e servizi forniti al dipendente dall’azienda. Nella Legge di Bilancio di quest’anno, infatti, non ci sono novità in merito. Stessa situazione riguarda anche il decreto Milleproroghe che non prevede proroghe rispetto a quanto stabilito per il 2020 e il 2021.
Nel momento in cui tali beni e/o servizi hanno un valore superiore a tale soglia, i fringe benefits si cumulano al reddito del dipendente, nel periodo di imposta di riferimento.
Per capire se tali benefici aggiuntivi hanno un valore superiore a 258,23 bisogna sommare tutti gli eventuali benefit ricevuti dal proprio datore di lavoro. Nel caso in cui, ad esempio, ci troviamo di fronte a un benefit in buono benzina che non supera la soglia, questo vantaggio, dunque, non sarà sottoposto a ritenute fiscali, né a contributi.
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