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Cos’è il superminimo assorbibile

Scopriamo cosa si intende con il termine superminimo in busta paga e quando questo è definito assorbibile.

Si definisce superminimo una somma di denaro derivante da un accordo tra il datore di lavoro e il dipendente, che va ad aggiungersi alla retribuzione precedentemente concordata alla stipulazione del contratto di lavoro. Vediamo di cosa si tratta, quali tipologie sono presenti, tale valore può essere infatti un superminimo assorbibile o non assorbibile. E come deve essere trattato all’interno della propria busta paga.

Superminimo assorbibile

Con il termine superminimo assorbibile si intende quella tipologia di superminimo che ha come caratteristica principale quella di essere appunto assorbibile in occasione di aumenti della retribuzione lorda, promozioni o anche rinnovi contrattuali. Si definisce invece non assorbibile nel momento in cui non varia al variare dell’importo a cui si riferisce. Quando si attribuisce, il superminimo rientra tra gli elementi fissi della retribuzioni. Elementi quindi riconosciuti in ogni periodo di paga, ne fanno parte anche gli scatti di anzianità e la contingenza.

busta lettera

All’interno della busta paga il superminimo è definito al pari delle altre voci retributive presenti. Quindi imponibile ai fini IRPEF e INPS e soggetto alle trattenute operate dal datore di lavoro a titolo di contributi previdenziali carico dipendente e alle trattenute fiscali per Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Rientra anche nel calcolo della retribuzione delle ore di assenza a seguito di permessi e di ferie, nell’indennità di INAIL e INPS e nell’indennità sostitutiva del preavviso.

Il superminimo può essere definito sia a livello individuale sia a livello collettivo. Il primo in ragione delle caratteristiche professionali del dipendente o della mansione che lo stesso ricopre. Il secondo, collettivo, deriva invece da un accordo dell’impresa verso alcuni dipendenti che ricoprono determinate mansioni. Infine, il superminimo è visibile all’interno del cedolino nella parte destinata agli importi fissi della retribuzione. Solitamente la voce si trova dopo i dati identificativi dell’azienda e del dipendente, il periodo di paga e l’anno di riferimento.

Silvia Curletto

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