
Un nuovo bonus in arrivo - economiafinanzaonline.it
Un nuovo bonus disponibile per molti italiani, che potranno chiedere un aumento sostanzioso dello stipendio.
Specialmente nel periodo estivo, divise tra ferie e rientri in ufficio, molte famiglie italiane si trovano a fare i conti con le spese extra della bella stagione. Fortunatamente un nuovo bonus corre in aiuto dei contribuenti, che potrebbero così veder lievitare il proprio stipendio, almeno durante i periodi più caldi.
Se tredicesima e quattordicesima sono ormai parte del vocabolario di qualsiasi lavoratore, c’è una voce più rara che comincia a farsi strada nelle politiche aziendali. Stiamo parlando della cosiddetta “quindicesima” mensilità, non è prevista dalla legge, né è obbligatoria, ma diventa una prassi sempre più comune e richiesta dai lavoratori.
Arriva la quindicesima, ma attenzione non è obbligatoria
Come dicevamo, le mensilità extra più diffuse sono la tredicesima, che è un diritto sancito per legge e la quattordicesima che dipende dai contratti collettivi nazionali. La quindicesima, invece, non è una vera mensilità in senso stretto, ma spesso si presenta come premio di produttività o bonus legato ai risultati aziendali.

In pratica, è una gratifica del tutto volontaria che l’azienda può decidere o meno di riconoscere, non esiste quindi una legge che definisce la quindicesima. Non esiste un obbligo normativo, è la contrattazione di secondo livello, quella che tra azienda e sindacati interni, a stabilire i se e i come.
Non si tratta solo di premiare la produttività, ma anche di rendere più attrattivo il pacchetto retributivo, fidelizzare i dipendenti e riconoscere il loro contributo. Quando il lavoro paga, in senso letterale, il clima aziendale ne beneficia e questo influisce più che positivamente sui guadagni dell’azienda stessa.
Nel 2025, questo meccanismo ha anche ricevuto nuova linfa grazie alle agevolazioni fiscali introdotte dalla legge di Bilancio, che garantiscono più libertà economica alle aziende. I premi fino a 3.000 euro sono tassati con un’imposta agevolata al 5%, che sale a 4.000 euro se l’azienda adotta un modello partecipativo.
Se si parla di distribuzione degli utili, il tetto può arrivare a 5.000 euro, purché il lavoratore rientri sotto gli 80.000 euro di reddito. Sono sempre di più le aziende che scelgono questa strada, basti pensare che grandi nomi come Ferrari, Luxottica, Barilla e Lavazza hanno introdotto premi simili.
La quindicesima, insomma, non è un diritto universale, ma sempre più spesso diventa un simbolo concreto di riconoscimento dell’operato valido di un lavoratore. Non una legge, ma un supporto sempre più diffuso e importante per centinaia di famiglie italiane che ne usufruiscono più che volentieri.