
Pensioni e stipendi, chi troverà 106 euro in meno - Economiafinanzaonline.it
Buste paga e pensioni, pessime notizie per tantissimi italiani: chi riceve 106 euro in meno sull’assegno. Cosa c’è da sa sapere.
Una nuova stangata fiscale attende lavoratori e pensionati piemontesi a partire dal 2026: con l’approvazione della manovra di assestamento al bilancio di previsione finanziario 2025-2027, il Consiglio regionale del Piemonte ha deciso un aumento dell’addizionale regionale Irpef, che potrebbe tradursi in un esborso fino a 106 euro annui in più per una larga fetta di contribuenti.
La decisione ha suscitato forti tensioni politiche e proteste in Aula, confermando la delicatezza del tema fiscale in vista delle prossime elezioni.
Aumento dell’addizionale regionale Irpef: chi paga di più
La manovra approvata a maggioranza dal centrodestra in Piemonte prevede un incremento delle aliquote Irpef per i redditi medi, con effetti che scatteranno dal periodo d’imposta 2026-2027. Le nuove aliquote regionali si articolano secondo queste fasce di reddito:
- Redditi tra 15.001 e 28.000 euro: aumento dell’aliquota dello 0,55%, che si traduce in un incremento fiscale medio di circa 33 euro all’anno;
- Redditi tra 28.001 e 50.000 euro: aliquota maggiorata dello 0,56%, con un aggravio medio di circa 106 euro annui;
- Redditi inferiori a 15.000 euro: nessuna variazione, l’aliquota resta fissata all’1,62%;
- Redditi superiori ai 50.000 euro: nessun cambiamento, con aliquota già stabilita al 3,33%.
Questa riforma fiscale si configura come un tentativo della giunta regionale di riequilibrare i conti pubblici in vista di un quadro economico regionale sempre più complesso, ma non è stata priva di polemiche. Il provvedimento ha incontrato una ferma opposizione da parte del centrosinistra, di AVS e del M5S, che hanno tentato di ostacolarne l’approvazione con ben 1367 emendamenti e una vera e propria maratona in Aula. Tra le proteste più simboliche, quella della consigliera Giulia Marro (AVS), che ha portato in Aula dei cuscini per simboleggiare il disagio per la scelta politica adottata in piena estate.

Un altro momento di tensione è stato rappresentato dallo striscione esposto con la scritta “Cirio alza ancora le tasse”, un chiaro segnale di critica nei confronti del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che è stato accusato di “fare l’opossum” per la sua assenza durante i lavori in Aula, sottraendosi così al confronto politico diretto e alle polemiche che ne sono seguite. Oltre all’aumento delle aliquote, il provvedimento introduce dal 2026 nuove detrazioni fiscali per sostenere le famiglie piemontesi:
- una detrazione di 100 euro per ciascun figlio a carico a partire dal terzo figlio;
- un contributo di 500 euro per ogni figlio disabile a carico.
Queste misure intendono alleggerire parzialmente l’impatto dell’incremento fiscale sulle famiglie numerose e con esigenze particolari. Guardando al futuro, è prevista una riforma dell’addizionale regionale Irpef a partire dal 2028, con il passaggio da quattro a tre scaglioni di reddito. Questa modifica sarà soggetta a un voto finale previsto per lunedì prossimo, e si prevede che possa semplificare la struttura delle aliquote, rendendo il sistema fiscale regionale più snello e potenzialmente più equo.
L’aumento delle aliquote Irpef in Piemonte rappresenta un tema di forte impatto sociale e politico, con effetti concreti sui bilanci di lavoratori e pensionati, e un dibattito acceso tra maggioranza e opposizione che riflette le difficoltà di gestire la finanza pubblica in un momento di incertezza economica.