
Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate sull’utilizzo del prospetto STS- Economiafinanzaonline.it
L’Agenzia delle Entrate ha fornito un importante chiarimento sull’ambito di applicazione della detrazione delle spese sanitarie.
In risposta all’interrogazione parlamentare n. 5/04219 del 9 luglio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito e aggiornato un principio già anticipato nella circolare n. 14/E del 19 giugno 2023. Tale principio prevede che, per la detrazione delle spese sanitarie, il contribuente non è più obbligato a conservare scontrini, ricevute o fatture, ma può presentare il prospetto dettagliato delle spese scaricato dal Sistema Tessera Sanitaria. Questo documento deve essere accompagnato da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà ai sensi dell’articolo 47 del DPR 445/2000, con cui il contribuente attesta che il prospetto corrisponde esattamente a quello scaricato dal portale.
La novità di rilievo è che questa possibilità non si applica solo ai contribuenti che utilizzano il modello 730 precompilato, ma anche a chi presenta la dichiarazione dei redditi tramite il modello Redditi Persone Fisiche, comprensivo quindi dei titolari di partita IVA. In pratica, la semplificazione burocratica viene estesa a tutti i contribuenti, indipendentemente dal modello dichiarativo utilizzato e dal fatto che la dichiarazione sia precompilata o ordinaria.
Detrazioni spese sanitarie: cosa cambia per i titolari di partita IVA
L’Agenzia ha inoltre ricordato che la possibilità di accedere alla dichiarazione precompilata è stata estesa dal 2025 anche ai titolari di partita IVA. Ciò consente a questa categoria di soggetti di usufruire dei vantaggi previsti dall’articolo 5 del D.Lgs. n. 175/2014, che prevede franchigie e semplificazioni nei controlli fiscali.
Tuttavia, l’Agenzia precisa che chi utilizza modelli di dichiarazione non precompilati (sia 730 che Redditi PF) potrà comunque avvalersi del prospetto STS come documentazione sostitutiva, ma non godrà delle stesse semplificazioni in sede di controlli fiscali. In questi casi, infatti, l’Amministrazione finanziaria potrà richiedere l’esibizione degli originali dei documenti giustificativi delle spese sanitarie.
L’Agenzia ha anche sottolineato che le istruzioni ministeriali ai modelli 730 e Redditi PF contengono un richiamo generico alla circolare 14/E del 2023 ma non esplicitano in modo dettagliato questa possibilità per il modello Redditi PF in caso di dichiarazione ordinaria non precompilata. Per questo motivo, si impegna a pubblicare prossimamente una FAQ sul proprio sito ufficiale, che chiarirà e uniformerà l’applicazione della norma anche per il modello Redditi PF 2025.

L’utilizzo del prospetto scaricato dal Sistema Tessera Sanitaria è vincolato al rispetto di alcune condizioni fondamentali:
- Il contribuente deve conservare ed esibire il prospetto dettagliato delle spese sanitarie in luogo di scontrini, ricevute o fatture.
- È obbligatorio allegare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (art. 47 DPR 445/2000) con cui si attesta la corrispondenza del prospetto con quello scaricato dal portale.
- La fattura delle spese sanitarie, tuttavia, rimane un documento cartaceo e non può essere sostituita dal prospetto STS, ma la sua conservazione può essere demandata al prospetto stesso ai fini della detrazione.
Questa innovazione punta a ridurre gli oneri di conservazione documentale e a semplificare le procedure di controllo fiscale, rendendo più agevole per i contribuenti, inclusi i professionisti con partita IVA, la gestione delle spese sanitarie detraibili.
Implicazioni pratiche e prossimi sviluppi normativi
Con l’estensione della dichiarazione precompilata e l’ampliamento dell’utilizzo del prospetto STS, si consolida un processo di digitalizzazione e semplificazione del sistema fiscale in materia di detrazioni IRPEF per spese sanitarie. Tuttavia, è importante sottolineare che le semplificazioni sui controlli fiscali restano prerogativa di chi invia la dichiarazione precompilata, mentre per gli altri contribuenti la documentazione originale potrebbe comunque essere richiesta.
L’Agenzia delle Entrate ha annunciato che aggiornerà le istruzioni ministeriali relative al modello Redditi Persone Fisiche 2025 e pubblicherà una FAQ esplicativa online, così da garantire omogeneità interpretativa e certezza normativa a tutti i contribuenti.