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Risparmi inattivi in banca: il nuovo piano dell’Ue per incentivare investimenti

La Commissione Europea si prepara a lanciare un pacchetto di 19 misure destinate a creare una vera e propria “Unione dei risparmi e degli investimenti” entro la fine del 2026. Mercoledì 19 marzo 2025, durante un incontro dedicato ai temi economici, l’ente comunitario presenterà una dettagliata “roadmap” con l’obiettivo di incentivare gli investimenti privati, fondamentali per potenziare la competitività dell’Unione Europea.

Il contesto degli investimenti privati

La Commissione Europea intende attuare un insieme di misure finanziarie a medio e lungo termine per mobilitare i centinaia di miliardi di euro di investimenti privati necessari all’Europa. Il 21 marzo 2025, durante un importante vertice dei 27 Stati membri, l’esecutivo comunitario illustrerà le sue proposte. Questo pacchetto di misure, composto da 19 iniziative, è stato concepito per affrontare le sfide attuali e future del mercato europeo. Secondo quanto riportato in un documento di sedici pagine visionato dall’agenzia Ansa, circa il 70% dei risparmi al dettaglio nell’Unione è attualmente immobilizzato in depositi bancari, mentre solo il 30% è investito in strumenti del mercato dei capitali. Questa situazione evidenzia l’urgenza di un intervento per ristrutturare il sistema finanziario, puntando a raggiungere un livello di investimenti annui compreso tra 700 e 800 miliardi di euro, come indicato in un recente studio di Mario Draghi.

Le misure previste

Le misure che la Commissione intende implementare sono varie e il percorso per la loro attuazione si preannuncia complesso. Tuttavia, l’Unione Europea ha dichiarato che è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. Entro il terzo trimestre del 2025, l’ente adotterà misure per supportare gli Stati membri nella promozione di conti di risparmio e investimento, seguendo le migliori pratiche disponibili. Queste iniziative saranno accompagnate da raccomandazioni sul trattamento fiscale dei conti di risparmio e investimento. Tra le misure proposte ci sono anche la rimozione degli ostacoli ai movimenti di capitale e il rafforzamento dell’Unione bancaria, insieme a iniziative per modificare la cultura del risparmio tra i cittadini europei. Per superare le barriere a una maggiore integrazione delle infrastrutture di negoziazione e post-negoziazione, la Commissione prevede di presentare, entro il terzo trimestre del 2026, un ambizioso pacchetto legislativo che includerà norme sui depositi centrali di titoli e garanzie finanziarie, mirando a una ristrutturazione del mercato di negoziazione.

Lorenzo Zucchetti

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