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RC Auto, nel 2025 la mazzata è servita: ma qualcosa inizia a muoversi

Nel 2025 i costi dell’RC Auto continuano a crescere, ma emergono novità che potrebbero cambiare le carte in tavola.

L’assicurazione auto continua a pesare come un macigno sul portafoglio degli italiani. I premi RC Auto, ormai, sembrano un problema senza soluzione, e la nuova proposta che dovrebbe portare un po’ di sollievo rischia di trasformarsi in una fregatura. È una situazione che crea tensione, soprattutto perché molti si chiedono: cosa cambierà davvero?

Negli ultimi anni, i costi delle polizze sono saliti alle stelle, lasciando tanti automobilisti con l’acqua alla gola. Secondo i dati dell’IVASS, il premio medio nel 2024 ha raggiunto i 416 euro, con un aumento del 7,2% rispetto all’anno precedente. Non proprio una passeggiata.

Ma non tutti sono colpiti allo stesso modo. A Reggio Calabria, per esempio, gli aumenti sono stati contenuti, appena l’1,5%, mentre a Roma si è arrivati a un salasso del +11,5%. 

E questo nonostante il fatto che la maggior parte degli automobilisti italiani sia in classe di merito 1. Insomma, i rincari non guardano in faccia nessuno, e il sistema Bonus/Malus, pensato per premiare chi guida bene, ormai sembra un meccanismo inceppato.

Premi RC Auto: promessa di risparmio o solo un’illusione?

La nuova proposta punta tutto su un’idea che, almeno a parole, sembra rivoluzionaria: redistribuire gli utili delle assicurazioni per premiare gli automobilisti più prudenti. Tradotto, chi guida senza fare danni dovrebbe vedere un abbassamento dei premi. Un sogno, vero? Peccato che, per molti, questa soluzione sia solo una bella favola.

Assoutenti, una delle associazioni dei consumatori, non ci crede troppo. Ha già messo le mani avanti, sostenendo che prima di tutto bisognerebbe guardare ai soldi che le compagnie hanno accumulato negli ultimi dieci anni. E non è l’unico punto debole. Il vero problema, dicono in molti, è altrove: contratti poco chiari, mancanza di concorrenza e clausole che non lasciano scampo ai consumatori. In più, la famosa “scatola nera”, presentata anni fa come la soluzione definitiva, si è rivelata più un’arma a doppio taglio che un aiuto. Da una parte promette sconti a chi guida bene, dall’altra lega mani e piedi agli automobilisti, costringendoli a rimanere con la stessa compagnia. Cambiare assicurazione? Un’impresa.

Automobili parcheggiate – www.economiafinanzaonline.it

Occhio alla trappola: cosa potrebbe succedere davvero

Ecco il punto. La revisione del Bonus/Malus potrebbe essere un passo avanti, ma sembra più un’operazione di facciata che una vera svolta. Per ora, è un modo per calmare le acque e dare l’impressione che qualcosa si stia muovendo. Ma chi guida ogni giorno spera in cambiamenti concreti, non solo belle parole.

Nel frattempo, gli automobilisti possono fare solo una cosa: tenere gli occhi ben aperti. Leggere ogni riga dei contratti, confrontare le offerte delle varie compagnie e stare attenti a eventuali clausole vincolanti, come quelle legate alla scatola nera. E, se possibile, scegliere operatori più trasparenti. Se le promesse verranno mantenute, potremmo finalmente vedere premi RC Auto più bassi e un sistema assicurativo meno soffocante. Ma, fino ad allora, resta il rischio che tutto questo si riveli solo un’altra promessa infranta. La speranza c’è, ma anche la consapevolezza che, per gli automobilisti italiani, la strada verso un’assicurazione più giusta è ancora lunga e piena di ostacoli.

Roberto Toob

Capace di trasformare concetti complessi in contenuti chiari e accessibili, adatti a un pubblico variegato.

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