
Cosa fare in caso di errori in busta paga (www.economiafinanzaonline.it)
Con l’arrivo della quindicesima mensilità in busta paga, cresce l’interesse tra i lavoratori dipendenti per capire chi ne ha diritto.
In questo approfondimento, analizziamo le caratteristiche della quindicesima mensilità, la sua natura contrattuale e fiscale, e quali realtà imprenditoriali stanno maggiormente valorizzando i propri dipendenti grazie a questo strumento.
A differenza della tredicesima mensilità, riconosciuta a tutti i lavoratori dipendenti per legge, e della quattordicesima mensilità, che spetta solo a chi è coperto da specifici Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), la quindicesima mensilità non è prevista da alcun contratto nazionale di primo livello. Si tratta infatti di un emolumento aggiuntivo che nasce dalla contrattazione di secondo livello, ossia da accordi specifici che le singole aziende stipulano con le rappresentanze sindacali aziendali o territoriali.
La contrattazione di secondo livello consente alle imprese di integrare e personalizzare le condizioni di lavoro definite dalla contrattazione nazionale, premiando i lavoratori in base a parametri legati a produttività, efficienza, innovazione o partecipazione agli utili. In questo contesto si colloca la cosiddetta “quindicesima mensilità”, che può coincidere con un premio di risultato o un bonus legato ai profitti distribuiti dall’azienda.
Non esiste quindi un obbligo legale per le aziende di erogare la quindicesima mensilità, ma negli ultimi anni diversi incentivi fiscali e normativi hanno reso questa pratica sempre più diffusa, soprattutto nelle realtà più strutturate e competitive.
Incentivi fiscali e novità normative per la quindicesima mensilità
Il 2025 vede l’introduzione di importanti novità che hanno favorito la diffusione della quindicesima mensilità sotto forma di premi di produttività o partecipazione agli utili. La Legge di Bilancio 2024, confermata anche per il triennio 2025-2027, prevede un’agevolazione fiscale significativa: i premi fino a 3.000 euro lordi vengono tassati con un’imposta sostitutiva al 5%, molto più conveniente rispetto alle normali aliquote Irpef. Nel caso di lavoratori coinvolti pariteticamente nella gestione aziendale (modello partecipativo), il limite si alza a 4.000 euro, a condizione che il contratto aziendale sia stato stipulato entro il 24 aprile 2017.
Un’ulteriore novità del 2025 è l’introduzione della partecipazione agli utili aziendali, riconosciuta solo se l’impresa decide di distribuire almeno il 10% degli utili dell’anno. Anche in questo caso il bonus massimo detassato è di 5.000 euro con imposta sostitutiva al 5%, ma la misura si applica esclusivamente ai lavoratori con redditi da lavoro dipendente inferiori a 80.000 euro e deve essere regolata da contratti collettivi.
Questi strumenti rappresentano un incentivo concreto per le imprese a riconoscere un valore aggiunto ai propri dipendenti, rafforzando il legame tra performance aziendale e retribuzione variabile.

Sempre più gruppi industriali e multinazionali italiane adottano la quindicesima mensilità come parte integrante della politica retributiva, premiando i lavoratori con bonus significativi che in molti casi superano il valore di una mensilità ordinaria.
Ferrari, leader mondiale nell’automobilismo sportivo e nella produzione di vetture di lusso, ha annunciato per il 2025 un premio di competitività di 14.400 euro per i suoi circa 5.000 dipendenti in Italia, in crescita rispetto ai 13.500 euro dell’anno precedente. Questo bonus rappresenta un riconoscimento straordinario per i risultati raggiunti dalla casa di Maranello, simbolo di eccellenza e innovazione italiana.
Nel settore alimentare, la multinazionale parmense Barilla ha erogato premi fino a 2.000 euro, mentre Lavazza ha raggiunto importi fino a 3.600 euro, dimostrando come anche le aziende del food & beverage puntino a incentivare il proprio personale tramite strumenti economici di secondo livello.
Nel comparto industriale, Lamborghini ha riconosciuto ai propri dipendenti un bonus di 3.800 euro, Ducati tra i 2.500 e i 3.000 euro, mentre realtà come Brembo e Prysmian si attestano intorno ai 2.000 euro. Anche STMicroelectronics si distingue con premi tra i 3.000 e i 4.000 euro, e Fincantieri distribuisce somme comprese tra i 2.500 e i 3.000 euro.