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Quali sono i conti correnti meno costosi?

Nell’epoca digitale, la gestione delle finanze personali è diventata sempre più comoda e accessibile grazie alla diffusione dei conti correnti online.

La tendenza al ribasso dei costi associati a tali servizi ha ulteriormente incentivato gli utenti a preferirli rispetto alle soluzioni tradizionali. Lo dimostrano i dati recentemente pubblicati dalla Banca d’Italia, che svelano un panorama dettagliato su quanto incide la scelta del tipo di conto corrente sulle spese bancarie degli italiani nel 2023.

I conti correnti, indipendentemente dalla loro tipologia, hanno mostrato un andamento favorevole per i consumatori in termini di costi. Le spese medie per i conti bancari tradizionali hanno visto una diminuzione di 3,3 euro, un segnale positivo per coloro che prediligono l’interazione diretta con gli sportelli. Ancor più significativo è stato il calo dei costi per i conti correnti gestiti interamente online, con una riduzione media di 4,8 euro. Questo dato conferma l’attrattiva delle soluzioni digitali per le operazioni bancarie quotidiane.

Il fenomeno del conto postale

Nonostante il panorama generalmente favorevole, il conto postale ha fatto registrare un aumento dei costi di 7,7 euro. Sebbene questo incremento possa sembrare controcorrente, è importante notare che il conto postale rimane comunque una soluzione conveniente rispetto al conto bancario fisico, con un costo medio inferiore di oltre un terzo.

Delving deeper, il conto corrente bancario fisico, nonostante il calo dei costi, si attesta su una spesa media di 100,7 euro, sensibilmente superiore al costo medio del conto postale di 67,3 euro. La differenza diventa ancora più marcata quando si confrontano questi costi con quelli dei conti online, che rimangono nettamente più convenienti con una media di 28,9 euro.

Poste Italiane

Dettagli sui fattori di costo

La diminuzione dei costi per i conti tradizionali è attribuita principalmente alla riduzione delle spese fisse, dovuta in parte alla minore necessità di operazioni come i prelievi di contante. Per quanto riguarda il conto postale, l’aumento delle spese variabili, dovuto a un incremento delle operazioni, spiega il rincaro. Dai conti online, invece, emerge un trend di riduzione delle spese fisse e un minor numero di clienti soggetti al pagamento del canone base.

Commissioni bancarie e indagine di Banca d’Italia

L’indagine ha anche esaminato le condizioni applicate all’apertura di credito e le commissioni per le operazioni di scoperto, notando una sostanziale stabilità del tasso di interesse medio e una diminuzione delle commissioni unitarie per gli scoperti.

Questo ampio studio, che ha coinvolto un variegato campione di conti correnti bancari, online e postali, offre una visione globale sul panorama bancario italiano, sottolineando come, nonostante le fluttuazioni annuali, la digitalizzazione sembri guidare verso una maggiore convenienza per l’utente finale.

In conclusione, i dati presentati dalla Banca d’Italia sottolineano una tendenza al ribasso nei costi dei conti correnti, con una marcata convenienza per le soluzioni online. Queste informazioni rappresentano un chiaro segnale per i consumatori sulle opzioni disponibili e sulle potenziali economie realizzabili nella gestione quotidiana delle proprie finanze.

Redazione

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