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PIL cos’è e come viene calcolato

Il PIL, meglio conosciuto come Prodotto Interno Lordo è lo strumento più importante attraverso il quale viene misurata la produzione economica di un Paese, prendendo in esame uno specifico arco temporale.

La stessa produzione economica rappresenta da sempre uno tra i dati più importanti in quanto non solo permette di comprendere la relazione che intercorre tra la produzione di beni e servizi e il flusso di reddito impiegato per acquistarli, ma anche la situazione economica del Paese stesso.

Vediamo dunque di comprendere nel dettaglio cos’è il PIL o Prodotto Interno Lordo e come calcolarlo attraverso questa semplice guida.

Cos’è il PIL o Prodotto Interno Lordo

Il Prodotto Interno Lordo o PIL rappresenta il valore di mercato di tutti quei beni e servizi prodotti all’interno di un dato Paese e in uno specifico intervallo di tempo: solitamente viene scelto proprio l’anno come “parametro di valutazione” poiché caratterizza un arco temporale sufficientemente lungo per comprendere l’influenza e l’impatto che determinati valori hanno sull’economia.

Particolarmente importante è inoltre avere la possibilità di effettuare un confronto quanto più preciso e definito possibile con quelli che sono stati gli andamenti precedenti del PIL, effettuando comparazioni che aiutino a far comprendere tutte le eventuali oscillazioni, sia in positivo che in negativo della situazione economica del Paese, relative ad un preciso intervallo di tempo: quando ad esempio il Prodotto Interno Lordo di un dato anno, risulta inferiore al valore minimo dell’anno precedente si parla dunque di recessione o economia in perdita.

Nella determinazione del PIL di norma vengono presi in esame tutti quei parametri che caratterizzano in misura più ampia i movimenti dell’economia: tra essi compare ad esempio la compravendita di veicoli, di beni alimentari o ancora di servizi o prodotti finanziari. Molto semplicemente per valutare il PIL occorre considerare il numero di vendite effettuate in questi principali settori: viene da sé che maggiori risulteranno i movimenti di compravendita, maggiore risulterà anche il PIL.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/risparmio-bilancio-investimenti-2789112/

A cosa serve il PIL

Il PIL o Prodotto Interno Lordo rappresenta il principale indicatore di salute di ogni sistema economico: esso rappresenta infatti la capacità più o meno spiccata di produrre e vendere beni. Proprio sull’analisi dell’andamento presente e passato del PIL e sulle stime delle sue evoluzioni future, si concentra di norma l’attenzione degli economisti ed analisti: questo poiché il PIL determina quella che è la variabile più significativa impiegata in tutte le decisioni legate alla politica economica di un Paese.

Un tasso di crescita costante e significativo garantisce infatti un elevato gradi di benessere ed entrate fiscali tali da sostenere i bilanci pubblici con assoluta tranquillità. Tutti i Paesi membri dell’Eurozona prendono in seria considerazione i rapporti e le interazioni tra PIL, debito pubblico e deficit: questo per garantire sempre una solida unione sia sotto l’aspetto monetario che economico.

Come si calcola il PIL o Prodotto Interno Lordo

Esistono tre metodologie impiegate nel calcolo del PIL e variabili in base alla prospettiva attraverso la quale viene preso in esame tale dato:

  • Metodo della spesa: prende in esame il PIL considerando la domanda ovvero esaminando i dati in base al processo di scambio. Tale metodo è basato sull’analisi legata all’acquisto e alla vendita di un prodotto/servizio: nello specifico si considera chi acquista e paga un dato prezzo per il prodotto o servizio richiesto. Sinteticamente il metodo della spesa analizza il PIL dal lato della domanda;
  • Metodo del valore aggiunto: al contrario del precedente, tale metodo esamina il PIL dal lato dell’offerta ovvero considerando chi vende un dato prodotto o servizio, prendendo in considerazione tutte quelle variabili incluse durante i processi di produzione quali l’acquisto di beni intermedi, costi di produzione ecc,
  • Metodo dei redditi: tale metodo esamina il PIL basandosi principalmente sui fattori di produzione impiegati per produrre e commercializzare il bene o servizio finale. Tali fattori sono principalmente costituiti dal lavoro e dal capitale finanziario impiegato, entrambi remunerati con stipendi e profitti. Ad essi vanno ovviamente sommate anche le tasse legate alla produzione e l’IVA al netto dei contributi di produzione.

Concludendo, il PIL o Prodotto Interno Lordo rappresenta da sempre il principale indicatore relativo alla salute e alla solidità dell’economia del Paese. Tale valore ovviamente influisce anche sugli investimenti e sugli acquisti, contribuendo a determinare il valore di mercato di beni e servizi e quello della moneta corrente.

Redazione

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