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Pensioni, sai quanto ti spetta davvero? Se fai così ricevi ogni mese più di 1600 euro

Conoscere i propri diritti e doveri nel sistema pensionistico italiano è fondamentale per evitare sorprese e garantire un futuro economico sereno.

La questione delle pensioni in Italia è un argomento di fondamentale importanza per milioni di cittadini, specialmente alla luce delle sfide demografiche ed economiche che il Paese si trova ad affrontare.

Comprendere come funziona il sistema pensionistico italiano è essenziale per pianificare un futuro finanziario adeguato. L’ammontare della pensione dipende da diversi fattori, tra cui i contributi versati durante la carriera lavorativa. È cruciale sapere quanto ti spetta davvero e quali strategie adottare per ricevere ogni mese più di 1600 euro.

I fattori che determinano l’importo della pensione

Il calcolo della pensione si basa principalmente sui contributi versati nel corso della vita lavorativa. Gli individui con una pensione interamente contributiva vedranno l’importo della loro pensione direttamente correlato ai contributi versati.

Esistono anche pensioni che rientrano nel sistema retributivo, il quale si basa sulle ultime retribuzioni ricevute e si applica solo a periodi lavorativi antecedenti il 1996. A partire da tale data, il sistema contributivo è diventato predominante, rendendo necessaria una pianificazione attenta per ottenere una pensione adeguata.

I limiti delle misure pensionistiche

Un aspetto spesso trascurato riguarda le misure pensionistiche che impongono limiti sia minimi che massimi. Programmi come l’Ape Sociale consentono di andare in pensione anticipatamente, ma con restrizioni significative.

Meglio conoscere subito le misure pensionistiche – economiaefinanzaonline.it

Destinata a categorie specifiche come addetti a mansioni gravose e disoccupati, l’Ape Sociale presenta un vincolo importante: chi accede a questa misura non può ricevere più di 1.500 euro al mese. Questo limite rimane costante fino al raggiungimento dell’età pensionabile di 67 anni, senza tener conto dell’inflazione, il che significa che l’importo reale percepito potrebbe diminuire nel tempo.

Un’altra misura rilevante è la pensione anticipata flessibile, nota come quota 103, che permette di andare in pensione con almeno 62 anni di età e 41 anni di contribuzione. Anche in questo caso, l’importo della pensione non può superare quattro volte il trattamento minimo stabilito dall’INPS nell’anno di uscita. Per il 2024, il trattamento minimo è pari a 603,40 euro, quindi la pensione massima per chi accede a questa misura non può oltrepassare circa 2.414 euro al mese.

Importi minimi e requisiti per la pensione anticipata

Oltre ai limiti massimi, esistono requisiti minimi da soddisfare per accedere a certe forme di pensione. Ad esempio, la pensione anticipata contributiva richiede un’età minima di 64 anni e almeno 20 anni di contributi, con soglie minime che variano in base al numero di figli.

Per coloro senza figli, l’importo minimo deve essere pari a tre volte l’assegno sociale, fissato a 538,69 euro al mese nel 2025, quindi si parla di un importo non inferiore a 1.616,07 euro al mese. Non trascurare la tua situazione previdenziale: informati e preparati per il tuo domani.

Ilaria Broglio

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