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Pensione con 15 anni di contributi: ecco la cifra dell’assegno mensile

Con quindici lunghi anni di contributi, quanto prenderai di pensione? Ecco la cifra precisa di quello che sarà il tuo assegno ogni mese.

Avere un prospetto sulla propria pensione è molto importante. Pensare al nostro futuro e a quello della nostra famiglia, che sia più sereno possibile, vuol dire anche iniziare a fare i propri calcoli e scoprire a quanto ammonterà la pensione una volta che ci verrà concesso di richiederla. Come ben sappiamo tutti, la cifra cambia a seconda di molti parametri differenti. Uno di questi è sicuramente il numero di anni di contributi che abbiamo regolarmente versato allo Stato, durante la nostra vita lavorativa.

Se rientri in quella grande fetta di persone che ha versato quindici anni di contributi in tasse, ti starai chiedendo a quanto ammonterà l’assegno mensile della tua pensione. Ebbene, mistero risolto: ecco tutte le cifre che ti occorre conoscere per organizzare al meglio questa importante fase della tua vita professionale e personale.

Pensioni con 15 anni di contributi: quanto si può prendere ogni mese?

Novità allettanti in questo nuovo anno anche per chi deve accedere alla pensione, dopo una vita di duro lavoro. Secondo le leggi aggiornate, infatti, dal 2025 si potrà andare in pensione al compimento del 67esimo anno di età e con un versamento di 15 anni di contributi e non più 20 anni, com’è stato fino a questo momento. Una novità che potrebbe agevolare molti italiani in età di pensionamento. Ma, naturalmente, è importante rispettare alcuni requisiti e caratteristiche.

Sportello postale – www.economiafinanzaonline.it

Bisogna aver fatto il primo versamento di contributi almeno 25 anni prima della richiesta di pensionamento. Dunque, se la richiesta viene fatta quest’anno, nel 2025, il primo contributo dovrà essere stato versato almeno nel 2000. Per calcolare la cifra dell’assegno mensile, vengono moltiplicati alcuni coefficienti per il “montante contributivi” – ovvero quanti versamenti sono stati fatti durante la propria vita – che aumentano con l’aumentare dell’età del pensionato e degli anni di versamento contributi. Più si è anziani e più contributi si sono versati, dunque, più sarà alta la cifra che vedremo accreditata sul conto ogni mese.

Naturalmente bisogna essere informati il più dettagliatamente possibile, visitando spesso il sito ufficiale dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate, per scoprire tutte le novità in merito e sapere con certezza tutte le decisioni che il nostro governo prende nel campo delle pensioni. La cifra, con questo nuovo sistema di calcolo, può essere davvero importante e potrebbe garantire agli italiani una vecchiaia serena e soddisfacente.

Clarissa Missarelli

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