
Parcheggio senza strisce: come vitare una multa salatissima - Economiafinanzaonline.it
Le nuove regole da conoscere per i parcheggi senza strisce: solo così puoi evitare una multa salatissima. Cosa c’è da sapere.
La questione del parcheggio in assenza di strisce o cartelli è fonte di frequenti dubbi tra gli automobilisti.
Quando ci si imbatte in un posto libero lungo il margine della carreggiata senza alcuna segnaletica verticale o orizzontale, si rischia davvero una multa? Il Codice della Strada fornisce indicazioni precise su quando la sosta è consentita e come comportarsi per evitare sanzioni.
Parcheggio senza strisce: cosa dice il Codice della Strada
Secondo l’articolo 157 del Codice della Strada, la sosta del veicolo è definita come una sospensione della marcia protratta nel tempo con possibilità per il conducente di allontanarsi dal mezzo. Questa si distingue dalla fermata, che invece è una pausa temporanea per esigenze di brevissima durata. La norma consente generalmente la sosta “lungo il margine destro della carreggiata, parallela al marciapiede, nello stesso senso di marcia”, purché non si intralci il traffico né si creino pericoli per pedoni o altri automobilisti.
È importante sottolineare che l’assenza di strisce bianche o di cartelli non implica automaticamente il divieto di parcheggio. L’automobilista può quindi sostare e allontanarsi dal veicolo senza temere la multa, a condizione che non vengano violate altre norme relative alla sicurezza stradale. Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui la sosta è vietata, anche in assenza di segnaletica orizzontale o verticale. L’articolo 158 del Codice stabilisce che non si può parcheggiare in prossimità di curve, incroci, passi carrabili, fermate di mezzi pubblici, attraversamenti pedonali o in corrispondenza di dossi. Questi divieti sono imprescindibili per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
La segnaletica orizzontale, costituita dalle strisce dipinte sull’asfalto, ha soprattutto un valore integrativo o indicativo. L’articolo 38 del Codice della Strada definisce infatti che la segnaletica può essere verticale, orizzontale, semaforica o complementare e che la sua installazione è di competenza dell’ente proprietario della strada, solitamente il Comune in ambito urbano. Tuttavia, la presenza di strisce non è sempre necessaria per validare un divieto di sosta o per regolamentare il parcheggio.

La Corte di Cassazione ha chiarito che per indicare il divieto di sosta basta la presenza di una sola tipologia di segnaletica, verticale o orizzontale. Non è quindi indispensabile che entrambe siano presenti contemporaneamente per rendere valida la norma. Un caso frequente riguarda la presenza delle strisce gialle, che indicano un divieto di sosta o riservano il parcheggio a categorie specifiche, come le forze dell’ordine, i veicoli per disabili o le aree di carico e scarico. In questo caso, non è obbligatoria la segnaletica verticale: le linee gialle suffragate da simboli o scritte leggibili (ad esempio “carico/scarico”) sono valide per segnalare la limitazione.
Invece, le strisce blu sono sempre indice di parcheggio consentito, ma a pagamento. Anche in assenza di cartelli, il colore blu sulle strisce orizzontali obbliga l’automobilista a rispettare le modalità di pagamento previste dal Comune. In assenza di segnaletica, è consigliabile parcheggiare seguendo le indicazioni generali del Codice: lungo il margine destro della carreggiata, nel senso di marcia, senza ostacolare il traffico e rispettando i divieti generali di sicurezza (incroci, curve, passi carrabili, fermate autobus). Prima di lasciare il veicolo, è sempre utile osservare l’area circostante per eventuali segnali poco evidenti o particolari limitazioni.
L’automobilista deve quindi prestare attenzione non solo alla segnaletica tradizionale, ma anche a quelle meno ovvie, come le strisce gialle o blu, per evitare la “stangata” delle multe. La consapevolezza delle norme e un comportamento prudente permettono di parcheggiare in sicurezza e senza rischi, anche quando la segnaletica non è immediatamente evidente.