
Obbligo pneumatici invernali dal 15 novembre: cosa cambia per gli automobilisti(www.economiafinanzaonline.it)
Dal 15 novembre entra in vigore l’obbligo di circolare con pneumatici invernali o catene da neve omologate su molte strade italiane.
A partire dal 15 novembre 2025, chiunque voglia circolare su molte arterie stradali italiane, incluse strade urbane ed extraurbane anche in pianura, dovrà montare gomme invernali o avere a bordo catene da neve omologate. L’obbligo riguarda tutte le tratte segnalate da apposita segnaletica e resta in vigore fino al 15 aprile 2026. La rimozione degli pneumatici invernali sarà consentita solo tra il 15 aprile e il 15 maggio.
L’anticipo del cambio gomme è già possibile dal 15 ottobre, senza incorrere in sanzioni, ma il termine ultimo per mettersi in regola è fissato senza possibilità di deroga. La conferma del calendario è arrivata con l’intervento diretto del ministro Matteo Salvini, che ha ribadito la necessità di garantire la sicurezza stradale durante il periodo invernale.
Il costo complessivo per chi deve adeguarsi può superare i 1.000 euro. In media, infatti, ogni pneumatico invernale si aggira intorno ai 250 euro, montaggio incluso, ma la cifra può variare in base a modello e misura del veicolo.
Sanzioni severe e rischio assicurativo per chi non rispetta l’obbligo
Le autorità hanno specificato che il mancato rispetto dell’obbligo comporta multe che vanno da 422 a 1.682 euro. Oltre alla sanzione amministrativa, è previsto il fermo del veicolo: il mezzo non potrà circolare fino a quando non sarà adeguato all’obbligo normativo.
Un elemento spesso sottovalutato riguarda la copertura assicurativa. In caso di incidente, chi non ha pneumatici invernali o catene a bordo rischia di vedersi negare il risarcimento dall’assicurazione. Ciò implica che i costi di eventuali danni potrebbero ricadere interamente sul conducente, aggravando ulteriormente le conseguenze di una mancata osservanza della normativa.

Il tema del cambio gomme si inserisce in un quadro più ampio di costi elevati per i possessori di veicoli in Italia. Secondo dati aggiornati, mantenere un’auto tradizionale comporta una spesa mensile media tra i 400 e i 450 euro. Il prezzo della benzina nel nostro Paese è tra i più alti in Europa e si aggiungono spese per manutenzione, revisione e oneri fiscali.
In particolare, la revisione del veicolo, obbligatoria per legge, può comportare sanzioni e il fermo amministrativo qualora non venga effettuata nei tempi prescritti. Questi fattori contribuiscono a rendere la gestione dell’auto un impegno economico significativo per molti cittadini.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con Matteo Salvini al vertice, conferma dunque una linea rigorosa per garantire sicurezza e conformità normativa, ma che si traduce in un aggravio economico per gli automobilisti.