
L’innovazione INPS per l’ISEE 2025: esclusione automatica dei titoli di Stato(www.economiafinanzaonline.it)
L’accesso al bonus sociale collegato all’ (ISEE) diventa sempre più semplice e vantaggioso grazie alle nuove procedure adottate dall’INPS.
Con l’aggiornamento del sistema di calcolo, è infatti possibile ottenere una riduzione automatica dell’ISEE attraverso l’esclusione – totale o parziale – dei titoli di Stato e di altri strumenti finanziari, fino a un valore massimo di 50.000 euro, senza alcun intervento manuale da parte dei cittadini. Questa novità si traduce in un alleggerimento dell’impatto patrimoniale sul calcolo dell’ISEE, facilitando così l’accesso a diverse prestazioni sociali agevolate.
Con il messaggio n. 1895 del 16 giugno 2025, l’INPS ha ufficializzato l’introduzione di una procedura automatica nel sistema di elaborazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), il documento base per il calcolo dell’ISEE. In particolare, l’algoritmo precompilato ora “neutralizza” in modo automatico alcune categorie di strumenti finanziari, recependo le disposizioni della Manovra finanziaria entrata in vigore ad aprile 2025.
Fino ad oggi, i contribuenti dovevano correggere manualmente i dati inseriti dal sistema per escludere i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali e i libretti di risparmio, al fine di poter beneficiare delle agevolazioni. Con l’aggiornamento, invece, l’esclusione fino a 50.000 euro di questi strumenti è gestita direttamente dal sistema, con un notevole risparmio di tempo e una garanzia di correttezza nel calcolo.
Questa novità è pensata per sostenere i nuclei familiari che privilegiano forme di risparmio a lungo termine, riducendo l’incidenza del patrimonio mobiliare sull’ISEE e, di conseguenza, facilitando l’accesso a bonus come il contributo per l’asilo nido, la carta “Dedicata a te” e l’esonero dalle tasse universitarie.
Criteri e priorità per l’esclusione automatica dei rapporti finanziari
L’aggiornamento riguarda nello specifico tre categorie di strumenti finanziari:
- Titoli di Stato con codici identificativi 2 e 6;
- Buoni fruttiferi postali (codice 7 – Poste Italiane);
- Libretti di risparmio postali (codice 3 – Poste Italiane).
L’esclusione opera fino a un valore complessivo di 50.000 euro e segue due criteri principali:
- Ordine anagrafico: la decurtazione parte dai beni in possesso del dichiarante della DSU e si estende progressivamente, in ordine decrescente di età, agli altri componenti del nucleo familiare, inclusi eventuali genitori non conviventi ma fiscalmente ricompresi nel nucleo.
- Tipologia di rapporto finanziario: l’algoritmo esclude innanzitutto i titoli di Stato, seguiti da buoni fruttiferi postali e infine dai libretti di risparmio, rispettando l’ordine previsto dalla normativa.
Nonostante l’automatismo, il sistema lascia ampio margine di controllo al contribuente: nella sezione Quadro FC2 della DSU precompilata è infatti presente un pulsante che permette di visualizzare il dettaglio delle decurtazioni applicate, così da poter confermare o modificare i dati prima dell’invio definitivo della dichiarazione.

L’automatizzazione dell’esclusione dei titoli di Stato e di altri strumenti finanziari consente una riduzione significativa dell’ISEE per molte famiglie, permettendo così di accedere più facilmente a prestazioni economiche dedicate ai soggetti in condizioni di fragilità economica.
Uno degli esempi più rilevanti riguarda il bonus asilo nido, un contributo di sostegno al reddito previsto per i genitori di bambini fino a tre anni, che frequentano un asilo nido pubblico o privato autorizzato, oppure che necessitano di assistenza domiciliare in caso di gravi patologie croniche certificate.
Dal 2025, l’importo massimo del bonus è stato incrementato a 3.600 euro annui per i figli nati dal 1° gennaio 2024, con un valore ISEE minorenni fino a 40.000 euro. Per i nuclei con un ISEE più elevato o non calcolabile, il contributo scende a 1.500 euro. Per i bambini nati prima del 2024, gli importi variano da 3.000 a 1.500 euro in base alla fascia ISEE di appartenenza.
Il bonus viene erogato mensilmente, fino a un massimo di undici mensilità per anno solare, e non può superare l’importo della retta pagata. È importante ricordare che non è cumulabile con le detrazioni fiscali per la frequenza all’asilo nido.