
NASPI, nuove regole e obblighi da non ignorare-economiafinanzaonline.it
NASPI 2025, arriva la svolta per migliaia e migliaia di insegnati e lavoratori precari. Ci sono nuovi obblighi da rispettare.
Con la fine dell’anno scolastico, molti docenti precari e appartenenti al personale ATA a tempo determinato affrontano il consueto break estivo. Coloro che hanno visto terminare il contratto il 30 giugno 2025 devono, ora, presentare la domanda di disoccupazione, tramite la Naspi. È importante segnalare che ci sono delle novità a cui attenersi, per scongiurare il rischio di perdere il diritto all’indennità.
La Naspi è fruibile da tutto il personale scolastico non di ruolo, cioè da tutti coloro che hanno stipulato un contratto a termine, anche se lavorano per enti pubblici. Mentre, infatti, i dipendenti pubblici di ruolo non hanno diritto alla disoccupazione, i supplenti, allo scadere del contratto, possono richiederla come tutti gli altri lavoratori subordinati.
NASPI 2025 : nuove regole e obblighi da non ignorare
Il termine per presentare la richiesta è entro 8 giorni dalla scadenza del contratto. Coloro, quindi, che hanno concluso il servizio il 30 giugno 20205 hanno fatto la domanda entro l’8 luglio. Tuttavia, è riconosciuto il diritto a presentare la domanda fino a 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, però, più tardi si presenta la richiesta più si perdono giorni di indennità.

La Naspi si calcola come il 50% delle settimane lavorate nel corso degli ultimi quattro anni, vanno esclusi i periodi già coperti da precedente disoccupazione. Ad esempio, coloro che hanno lavorato 20 settimane hanno diritto a 10 settimane di Naspi.
Coloro che hanno lavorato 8 mesi hanno diritto a ricevere 4 mesi di indennità. Tuttavia, nel mondo scolastico la disoccupazione è interrotta dal nuovo anno, tra il 30 giugno e il 1 settembre ci sono due mesi di sospensione, per cui non si riesce quasi mai ad usufruire di tutta la Naspi maturata.
Da quest’anno, i lavoratori che presentano la domanda Naspi verranno automaticamente registrati sulla piattaforma SIISL, il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa, usato per gestire le politiche attive del lavoro. L’INPS comunica il completamento della procedura di iscrizione tramite sms, poi è necessario completare altri passaggi entro 15 giorni, per non perdere l’indennità. Dopo la registrazione automatica, il lavoratore deve:
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Accedere al portale SIISL con SPID, CIE o CNS;
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Verificare e aggiornare i propri dati di contatto (email e numero di cellulare);
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Caricare o modificare il proprio CV (curriculum vitae);
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Sottoscrivere il PAD (Patto di Attivazione Digitale);
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Attendere che il sistema generi il Patto di Servizio Personalizzato, necessario per partecipare a corsi, offerte di lavoro e attività formative.