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Scegliere la tipologia di mutuo da richiedere non è semplice. Bisogna districarsi tra diverse durate, percentuali di interesse e modifiche da applicare diverse da banca a banca. Prima di vederne le caratteristiche è bene sottolineare, come viene spiegato in questo articolo, che il mutuo è diverso da un semplice prestito.
Riguardo il numero di anni che può durare un mutuo, la Banca d’Italia ha fissato la soglia massima a 30 anni. Tuttavia, è bene sapere che molte altre banche offrono soluzioni più brevi come 10, 15 o 20 anni.
Bisogna tenere conto anche del fattore età: le banche, di solito, concedono mutui a persone tra i 18 e i 75 anni. Un limite d’età che può variare in base alle politiche della singola banca e alla tipologia di mutuo richiesto.
Richiedere un mutuo di lunga durata comporta una rata mensile bassa da pagare, un vantaggio se si hanno risorse limitate. Dal lato opposto, però, vi sarà una maggiore incidenza degli interessi sul costo totale il che, alla fine, comporta un costo maggiore sul lungo termine.
A ciò si aggiungono anche delle penali in caso, ad esempio, della vendita dell’immobile in anticipo rispetto alla scadenza del mutuo.
Un mutuo breve, al contrario, comporta una rata mensile maggiore ma un costo totale inferiore. Una soluzione utile per chi dispone di un reddito abbastanza elevato.
Il rovescio della medaglia è che una rata alta può ridurre di molto la liquidità prevista per altre spese.
Chi richiede un mutuo deve tenere conto delle proprie esigenze finanziarie, ma soprattutto del suo budget in termini di liquidità.
In base alle proprie disponibilità economiche, è bene optare per un mutuo più lungo così da avere rate mensili basse. Viceversa, con un reddito elevato potrebbe essere una buona scelta indirizzarsi verso un mutuo breve.
Altri consigli da seguire possono essere calcolare il costo totale del mutuo, confrontando opzioni di banche diverse. Oppure controllare se, nella banca scelta, vi è la possibilità di rinegoziare il mutuo in caso di cambiamenti della disponibilità finanziaria.
La surroga e la rinegoziazione sono, di solito, le opzioni più diffuse per modificare la durata del proprio mutuo.
Con la surroga, si trasferisce il proprio mutuo presso un’altra banca dalle condizioni migliori. Oltre che a trovare offerte più vantaggiose, la surroga permette di evitare penali di estinzione anticipata, previste da moltissime banche.
La rinegoziazione consiste in un accordo tra individuo e banca per modificare le condizioni del mutuo senza il trasferimento ad una banca diversa. Si tratta di una soluzione utile per cambiare, ad esempio, la durata del mutuo presso lo stesso istituti bancario.
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