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Modifiche TARI, regolamenti da rifare con l’assimilazione per legge

Sono da rivedere le discipline e i regolamenti locali della TARI su agevolazioni, magazzini e aree di produzione. Ecco cosa cambia e perché.

Dall’inizio del prossimo anno la definizione di rifiuto urbano cambierà, e con essa anche altre modifiche sulla TARI. Il principale cambiamento è la soppressione dei rifiuti speciali, che saranno assimilati ai normali rifiuti urbani.

Le novità si ripercuotono quindi sulla disciplina della TARI, che dovrebbe essere sempre aggiornata dal legislatore, per evitare errori. Questo però non sempre capita e non sono nuove situazioni che vedono contribuenti e Comuni davanti ad un giudice tributario. Scopriamo quindi quali sono questi cambiamenti e che conseguenze hanno su Comuni, TARI e cittadini.

Modifiche TARI: cosa cambia per i Comuni

Come abbiamo detto le modifiche alla TARI comportano dei cambiamenti anche per i Comuni, che potranno intervenire anche sui regolamenti comunali. Questa nuova funzione permetterà ai Comuni, non solo di sopprimere le norme sull’assimilazione, ma anche di rivedere riduzioni e agevolazioni per chi ricicla rifiuti speciali assimilati.

Fonte foto: https://www.pexels.com/it-it/foto/bianco-e-nero-immondizia-nero-sacchetto-di-plastica-1549528/

Nello specifico, sarà necessario intervenire sulle norme che prevedono che il Comune nel proprio regolamento deve disciplinare la riduzione variabile della TARI. Cifra che deve essere proporzionale alla quantità di rifiuti speciali assimilati che il produttore dimostra di aver avviato al riciclo. Inoltre la stessa norma prevede che nel regolamento comunale debbano essere individuate:

  • le aree di produzione di rifiuti speciali non assimilabili
  • i magazzini di materie prime e merci legate a queste produzioni

Modifiche TARI: riduzioni sui rifiuti speciali

Abbiamo già sottolineato che le modifiche sulla TARI si ripercuotono sui Comuni, obbligandoli ad adattare i loro regolamenti. Ma ci sono cambiamenti che riguardano anche i rifiuti speciali, che dal prossimo anno saranno assimilati. Anche se non tutti i Comuni hanno accettato il cambiamento, molti altri hanno previsto riduzioni proporzionali con tetti massimi, di norma inferiori la 50% della tariffa.

In ogni caso dal prossimo anno, con le modifiche TARI, la categoria dei rifiuti assimilati sarà sostituita dai rifiuti urbani prodotti da imprese, ad eccezione delle industrie. Inoltre, con le nuove normative, è prevista la possibilità di conferire al di fuori del servizio pubblico i propri rifiuti urbani. Sarà però necessario, come già detto, dimostrare di averli avviati al riciclo.

Fonte foto di copertina: https://www.pexels.com/it-it/foto/bianco-e-nero-immondizia-nero-sacchetto-di-plastica-1549528/

Davide Marroccoli

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