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Mario Draghi, chi è l’economista ex Presidente del Consiglio dei ministri

Il Presidente Mattarella il 3 febbraio 2021 ha affidato a Mario Draghi il compito di consolidare la maggioranza e ricompattare il Governo. Vediamo chi è e per quale motivo fu scelto.

Visto l’esito negativo dell’incarico esplorativo del Presidente della Camera Fico, Il Presidente della Repubblica Mattarella ha deciso a febbraio 2021 di affidare l’incarico a Mario Draghi. La scelta sembra dovuta, oltre che all’esperienza di Draghi, anche alle particolari condizioni del Paese. Infatti una campagna elettorale potrebbe aggravare la situazione dei contagi in Italia, ma soprattutto paralizzerebbe la politica in un momento che richiede attenzione e velocità d’intervento.

Bisogna anche considerare l’arrivo degli aiuti dell’Europa che devono essere tempestivamente utilizzati per contenere l’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Bisogna dire però che il nome dell’ex governatore della BCE era già presente nel dibattito che si è creato dopo le dimissioni del Governo Conte. Lo stesso Premier ha sostenuto in più di un’occasione che solo Mario Draghi potrebbe districare la situazione in cui verte la politica italiana. Vediamo quindi di capire chi è Mario Draghi e cosa lo rendeva adatto alla sfida.

Gli inizi e la Banca Centrale Europea

Tutti si ricorderanno di Mario Draghi per la sua guida e la sua forte presenza a capo della Banca Centrale Europea, ma non è stato sempre così. Infatti l’economista e dirigente pubblico italiano inizia la sua carriere dopo la Laurea all’Università la Sapienza di Roma e un master al MIT di Boston. Dopo queste importanti esperienze Mario Draghi intraprende la carriera da professore universitario, ma negli anni novanta, viene scelto come Direttore Generale del Tesoro.

Mario Draghi

In questo periodo lavora al fianco del Ministro Ciampi e cerca di normalizzare le regole in tema di privatizzazione. Dopo quest’esperienza Mario Draghi collabora brevemente con la Goldman Sachs per poi ricoprire il ruolo di Governatore della Banca d’Italia, succedendo ad Antonio Fazio. Grazie a questo incarico di alto profilo Draghi è riuscito a raggiungere anche la posizione di levatura internazionale. Per fare alcuni esempi è stato Direttore esecutivo per l’Italia della Banca Mondiale e nella Banca Asiatica di Sviluppo, ma gli ha permesso di gestire gli snodi del Financial Stability Board.

Ma è durante l’incarico di Presidente della Banca Centrale Europea che lo consacra, in particolare col suo impegno nel salvare l’Europa. Tra i suoi diversi interventi non si può non citare il Whatever it takes, col quale è riuscito rallentare i mercati e proteggere gli Stati dove erano presenti tensioni dovute all’andamento dei titoli di Stato. Ma è stato col Quantitative Easing che Mario Draghi ha modificato l’operatività della Banca Centrale Europea e sostenuto i titoli stessi sul mercato.

Perché scegliere Mario Draghi

Come abbiamo detto il nome di Mario Draghi palleggiava già nei primi dibattiti relativi a importanti ruoli politici, tanto da pensare a lui come successore di Mattarella. In ogni caso però è stato proprio il Presidente della Repubblica a convocare Mario Draghi per provare a formare un governo tecnico. A contribuire a questa scelta ci sono sicuramente il suo curriculum e le sue capacità di mantenere l’equilibrio di larghe intese, ma senza celare la propria opinione.

Inoltre, come ha affermato Mattarella nell’ultimo discorso, anche secondo Draghi inattività ed esitazione potrebbero costare care all’Italia, non solo in termini sanitari ma anche economici. Va poi ricordato come Mario Draghi abbia cercato di concentrare l’attenzione sui giovani e garantire liquidità alle imprese e sostenere i redditi. Tutto questo anche a discapito dell’aumento del debito pubblico italiano. Rispetto al Recovery Fund l’ex governatore della BCE afferma che se le risorse saranno sprecate il debito diventerebbe insostenibile andando a inficiare la crescita del paese.

Le Dimissioni da Presidente del Consiglio dei ministri

Il 14 luglio 2022 ha presentato le dimissioni dall’incarico al Presidente della Repubblica, il quale le ha respinte. Il 21 luglio 2022, dopo gli esiti della votazione in Senato della Repubblica italiana, reitera le dimissioni sue e del governo da lui presieduto al capo dello Stato Sergio Mattarella. Quest’ultimo invita il governo a rimanere in carica fino al disbrigo degli affari correnti. “Non volevo andarmene e non sono stanco. Il Bis? Sarei durato un giorno” ha dichiarato dopo essersi dimesso.

Davide Marroccoli

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