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L’incertezza politica ed economica nell’Ue spinge Bce e Vigilanza a intensificare gli sforzi

In Europa, l’incertezza regna sovrana non solo nel settore economico, ma anche in ambito politico. Questo clima di instabilità è alimentato dalle recenti scelte dell’amministrazione americana, che ha avviato un dialogo con la Russia di Putin, ponendo in discussione la speranza di una cessazione della guerra contro l’Ucraina. Si parla di una “nuova era globale” che porta con sé molte incognite. Anche negli Stati Uniti, l’incertezza si riflette nei principali indicatori economici, in particolare nell’inflazione, che sta tornando a preoccupare gli analisti. In questo contesto, la Federal Reserve ha optato per una pausa nei tagli dei tassi d’interesse, per valutare meglio la situazione economica.

Negli Stati Uniti, si torna a discutere della possibilità di rivalutare le riserve auree nazionali, un tema che ha guadagnato attenzione anche a causa dell’aumento della quotazione dell’oro. Questo argomento potrebbe avere ripercussioni anche in Europa, specialmente in Italia, dove in passato si è tentato di utilizzare le riserve di Bankitalia per scopi di finanza pubblica. È fondamentale prepararsi a eventuali pressioni su questo fronte, poiché l’idea di ricorrere alle riserve auree presenta molte problematiche, alcune delle quali potrebbero risultare giuridicamente discutibili. Le posizioni della Banca Centrale Europea (Bce) e di Banca d’Italia saranno determinanti, considerando l’esperienza passata e le scelte adottate.

Le linee da seguire per la Bce e la banca d’italia

È evidente la crescente divaricazione tra i membri del vertice della Bce riguardo alla politica monetaria. La Bce si trova a gestire una situazione complessa all’interno di un’Unione Europea in difficoltà, mantenendo la propria autonomia e prestigio. Tuttavia, non è realistico aspettarsi che la Banca Centrale possa fare da supplente in caso di crisi prolungate. Essa resta un’istituzione tecnocratica, con una legittimazione democratica indiretta garantita dall’ordinamento europeo.

Le differenti posizioni di Fabio Panetta e Isabel Schnabel

Le divergenze di opinione tra i membri della Bce sono evidenti. Fabio Panetta, governatore di Bankitalia, sostiene che sia necessario un ulteriore abbassamento dei tassi di interesse, avvertendo che un allentamento monetario poco incisivo potrebbe portare a un’inflazione insoddisfacente nel medio periodo. Al contrario, Isabel Schnabel, membro del Comitato Esecutivo della Bce, ritiene che non si possa più parlare di una politica monetaria restrittiva e propone di considerare una sospensione dei tagli ai tassi.

Le sfide politiche e monetarie in vista delle elezioni in Germania

Le differenze di approccio nella gestione della politica monetaria si intensificano in un contesto politico sempre più complesso, soprattutto in relazione ai recenti sviluppi nei rapporti tra Stati Uniti e Unione Europea. È fondamentale monitorare gli eventi in vista della riunione del Direttivo della Bce prevista per il 6 marzo. Le elezioni politiche in Germania, programmate per il 23 febbraio, e le possibili conseguenze sulla formazione del nuovo governo, influenzeranno sicuramente le decisioni della Bce.

La necessità di chiarezza

Il convegno dei conservatori americani del 22 febbraio e la riunione del G7 del 24 rappresentano eventi significativi che contribuiranno a delineare il contesto economico e politico, specialmente in occasione del terzo anniversario dell’invasione dell’Ucraina. Le posizioni espresse da Schnabel hanno già avuto ripercussioni sui mercati. La questione della comunicazione e della chiarezza nelle discussioni è cruciale. È necessario che le posizioni divergenti siano chiaramente espresse e, se non si trovano punti di incontro, è opportuno che si arrivi a un voto formale, evidenziando le differenze.

Il ruolo istituzionale della Bce

La Bce deve affrontare una questione di carattere istituzionale che non può essere trascurata. È essenziale riflettere sulle capacità di sintesi del suo vertice, specialmente in un momento in cui le politiche monetarie sono in conflitto con il bilancio dell’istituto, che ha registrato una perdita di 7,9 miliardi nel 2024. Sebbene questa situazione non rappresenti una catastrofe, l’importanza dell’autonomia finanziaria e del mantenimento della stabilità dei prezzi rimane centrale. La Bce si trova ora ad affrontare una fase di impegni straordinari, che richiederà attenzione e responsabilità.

Serena Libra

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