
La tregua fiscale estiva: sospensione di avvisi bonari e lettere di compliance (www.economiafinanzaonline.it)
In estate, milioni di italiani si preparano a godere delle vacanze, ma anche il calendario fiscale si adegua a questa necessità di pausa.
L’Agenzia delle Entrate sospende infatti l’invio degli avvisi bonari e delle lettere di compliance nel mese di agosto, una prassi ormai consolidata che si propone di evitare stress e preoccupazioni ai contribuenti durante i momenti di ferie. La sospensione è prevista anche per il mese di dicembre, in corrispondenza delle festività natalizie, come stabilito dal decreto legislativo n. 1/2024, noto come decreto Adempimenti.
Tra l’1 e il 31 agosto (e analogamente nel mese di dicembre) cessa temporaneamente l’attività di notifica da parte dell’Agenzia delle Entrate per alcune categorie specifiche di comunicazioni fiscali. In particolare, non vengono inviati:
- Gli avvisi derivanti dai controlli automatizzati delle dichiarazioni fiscali (articoli 36-bis del DPR 600/1973 e 54-bis del DPR 633/1972);
- Le verifiche formali sulle dichiarazioni (articolo 36-ter del DPR 600/1973);
- Le comunicazioni relative alla liquidazione delle imposte su redditi soggetti a tassazione separata;
- Le cosiddette lettere di compliance, ovvero gli inviti rivolti ai contribuenti a regolarizzare spontaneamente eventuali anomalie riscontrate nei dati dichiarati.
Questa sospensione rappresenta un importante segnale di tutela nei confronti dei cittadini, permettendo loro di vivere il periodo estivo senza l’ansia di dover rispondere tempestivamente a notifiche fiscali urgenti o imprevisti controlli. Non più corse dell’ultimo minuto per accedere alla PEC o visite improvvise agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate.
Eccezioni allo stop fiscale: quando si può notificare anche in pausa
La sospensione degli avvisi bonari e delle lettere di compliance non è però assoluta. Il decreto Adempimenti e la successiva Circolare n. 9/E del 2024 chiariscono che in presenza di situazioni di particolare urgenza e indifferibilità, l’Agenzia delle Entrate può procedere ugualmente con l’invio delle comunicazioni anche nel periodo di sospensione.
Le principali eccezioni riguardano:
- Rischio di prescrizione o decadenza dei termini di riscossione: se il mancato invio immediato delle comunicazioni comporta la perdita del diritto di recupero delle somme dovute, l’Agenzia è autorizzata ad agire tempestivamente. La tutela dell’interesse erariale prevale quindi sulla sospensione ordinaria;
- Coinvolgimento in procedimenti penali: qualora gli atti fiscali contengano elementi che facciano presupporre la commissione di un reato, con obblighi di segnalazione ai sensi dell’articolo 331 del codice di procedura penale, la notifica non può essere rinviata;
- Procedimenti concorsuali: le comunicazioni destinate a soggetti sottoposti a fallimento o altre procedure concorsuali devono essere inviate senza ritardi per consentire all’Agenzia di essere inclusa tra i creditori e tutelare i propri diritti nel passivo.
Queste deroghe sono fondamentali per garantire l’efficacia del sistema fiscale e la corretta amministrazione della giustizia tributaria, anche nei periodi tradizionalmente dedicati alla pausa.

La scelta di sospendere temporaneamente l’invio degli avvisi bonari e delle lettere di compliance durante i mesi di agosto e dicembre nasce dalla consapevolezza che questi siano momenti particolarmente delicati per la gestione della quotidianità da parte dei contribuenti. Le ferie estive e le festività natalizie rappresentano pause generalizzate, durante le quali molte attività si riducono o si fermano completamente.
Offrire una tregua fiscale in questi periodi consente di evitare situazioni in cui i cittadini, inconsapevoli di aver ricevuto notifiche, rischiano di incorrere in inadempienze non volontarie. La sospensione è particolarmente utile per chi si trova all’estero o ha temporaneamente disattivato i canali digitali di comunicazione, come la PEC.
Inoltre, la pausa contribuisce a favorire una gestione più distesa e consapevole degli adempimenti fiscali, riducendo lo stress e migliorando il rapporto tra fisco e contribuente.
Riassumendo:
- La sospensione riguarda l’invio di avvisi bonari e lettere di compliance nei mesi di agosto e dicembre;
- Lo stop fiscale è pensato per evitare disturbi durante ferie e festività;
- Le comunicazioni sospese includono controlli automatizzati e formali, nonché inviti all’adempimento spontaneo;
- In casi di urgenza o indifferibilità, l’Agenzia delle Entrate può comunque notificare gli atti;
- Le eccezioni principali riguardano il rischio di prescrizione, gli aspetti penali e i soggetti coinvolti in procedure concorsuali;
- La tregua fiscale facilita ai contribuenti una migliore gestione dei propri obblighi tributari senza inutili pressioni.
Questa modalità di sospensione è oggi uno degli strumenti principali attraverso cui il sistema fiscale italiano dimostra attenzione verso le esigenze dei cittadini, bilanciando le necessità operative dell’amministrazione finanziaria con il diritto al riposo e alla serenità dei contribuenti.