
Il meccanismo della truffa Blaster SMS e la sua diffusione internazionale economiafinanzaonline.it
Nel contesto della crescente diffusione delle truffe digitali, emerge con forza la nuova minaccia della truffa Blaster SMS.
Questa tecnica fraudolenta si avvale di dispositivi illegali capaci di inviare migliaia di SMS in pochi secondi, con un livello di imitazione tale da ingannare anche gli utenti più attenti, con gravi conseguenze per la sicurezza digitale personale.
La truffa prende il nome dagli apparecchi utilizzati, i cosiddetti SMS Blaster: piccoli dispositivi elettronici illegali in grado di inviare messaggi di testo in massa, camuffandoli da comunicazioni ufficiali. Ciò che rende questa minaccia particolarmente subdola è la capacità di infiltrarsi direttamente nelle conversazioni legittime già presenti sul cellulare del destinatario.
Gli hacker si procurano un dispositivo blaster e lo utilizzano per inviare SMS a migliaia di numeri contemporaneamente. Il messaggio fraudolento appare nello stesso thread degli SMS autentici, ad esempio quelli inviati dalla banca o dal corriere, sfruttando un effetto psicologico di continuità che aumenta la credibilità del messaggio. Spesso viene richiesto all’utente di cliccare su un link che rimanda a siti clonati di home banking, pagine di tracciamento pacchi fasulle o moduli per l’inserimento di dati personali. In alcuni casi, il semplice clic può scaricare malware sul dispositivo, aprendo la strada a ulteriori attacchi informatici.
Il fenomeno è già esploso in Inghilterra, dove le forze dell’ordine hanno sequestrato diversi dispositivi blaster capaci di inviare oltre 25.000 messaggi al giorno, colpendo migliaia di vittime inconsapevoli. Secondo gli esperti di cybersicurezza, la truffa sta rapidamente guadagnando terreno anche in Italia, con un aumento significativo delle denunce di smishing nel primo semestre del 2025.
I rischi per gli utenti e gli effetti sulla sicurezza personale
Il principale rischio della truffa Blaster SMS consiste nella sua abilità di mascherarsi da comunicazione affidabile. Anche gli utenti più esperti, abituati a riconoscere tentativi di phishing, possono essere ingannati quando il messaggio proviene apparentemente dallo stesso mittente – come la propria banca o l’operatore telefonico – da cui ricevono notifiche autentiche.
Le conseguenze possono essere molto gravi: dal furto di credenziali bancarie all’installazione di software malevoli sul dispositivo, che può essere così controllato da remoto per perpetrare ulteriori frodi o sottrarre dati sensibili come foto, contatti e documenti personali. In Italia, a fronte di casi sospetti rilevati, si stanno intensificando le segnalazioni di messaggi fraudolenti che richiedono, per esempio, di “verificare un accesso sospetto” o “confermare il proprio IBAN per motivi di sicurezza”.

Non esistono soluzioni infallibili per evitare completamente questo tipo di truffa, ma è possibile adottare alcune precauzioni fondamentali per ridurre significativamente il rischio:
- Diffidare sempre dei link ricevuti via SMS, anche se sembrano provenire da fonti ufficiali; in caso di dubbio, è buona norma contattare direttamente la banca o il servizio clienti.
- Evitare di inserire dati personali in moduli ricevuti tramite SMS, soprattutto quando si richiedono credenziali bancarie, codici OTP o altre informazioni sensibili.
- Controllare attentamente il testo del messaggio, alla ricerca di errori ortografici, link sospetti o richieste insolite, che sono segnali tipici di tentativi di truffa.
- Attivare l’autenticazione a due fattori ove possibile, per rafforzare la protezione degli accessi ai servizi online.
- Installare un antivirus affidabile sul proprio smartphone, utile per intercettare e bloccare malware scaricati accidentalmente.
Inoltre, è fondamentale denunciare sempre gli episodi sospetti alle autorità competenti, come la Polizia Postale o direttamente la banca coinvolta, contribuendo così alla raccolta di dati e all’azione di contrasto contro la criminalità informatica.