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Finanza sostenibile, ecco uno dei modi per facilitare la ripresa

Una possibile soluzione alla crisi provocata dal Coronavirus sono i modelli di finanza sostenibile, che incentivano una crescita più verde e inclusiva. Vediamo di cosa si tratta.

Come dimostrano molti studi, la finanza sostenibile può aiutare a risolvere molte delle problematiche socio-ambientali che stiamo vivendo. Scegliere questo tipo di modelli rappresenta un valore aggiunto non solo per gli investitori, ma anche per le stesse comunità che li abbracciano.

Infatti integrare criteri ambientali, sociali e di governo d’impresa amplierebbe gli orizzonti di lungo periodo per quanto riguarda gli investimenti. La finanza sostenibile può quindi essere uno degli strumenti chiave per rilanciare la crescita economica, soprattutto visti i contesti di crisi climatica e sanitaria.

Sarà possibile quindi andare a riempire le lacune sociali e ambientali che contraddistinguono la nostra società e che hanno alimentato la crisi. Alcuni esempi possono essere l’inquinamento, la perdita della biodiversità e la carenza di strumenti per tutelare i cittadini.

Perciò solo con la finanza sostenibile i Paesi potranno dotarsi delle difese necessarie per vincere le sfide che ancora li attendono.

Il Green New Deal

Uno dei primi passi mossi verso la finanza sostenibile è sicuramente il Green New Deal, che non vuole essere solo un’aspirazione futura. Si tratta di un vero e proprio strumento chiave che servirà a sostenere e portare avanti una riprese più verde ed inclusiva.

Infatti questo strumento si trova in linea con gli obiettivi SDG proposti dall’ONU, a testimonianza che il minor impatto ambientale e i modelli di finanza sostenibile sono l’aspirazione di molte società.

Inoltre da diverso tempo l’Unione Europea si è impegnata a creare un lessico comune che consenta a tutti gli Stati membri e agli investitori di individuare le attività economiche che contribuiscono a raggiungere questi obiettivi ambientali.

È estremamente importante che i programmi economici di rilancio integrino questo strumento per poter introdurre un cambiamento radicale e una nuova sinergia tra istituzioni, imprese e modelli finanziari. Tanto che, oltre alle misure decise dal Decreto Liquidità, verranno creati dei piani di investimento di medio e lungo periodo.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/illustrations/globo-terra-universo-economia-3898319/

I punti della finanza sostenibile

I punti delineati dai programmi di finanza sostenibile dovrebbero seguire una serie di linee guida. Alcune delle quali sono:

  • Favorire gli investimenti in energie rinnovabili, mobilità sostenibile ed efficienza energetica per neutralizzare alcune delle principali minacce alla salute dei cittadini. Infatti l’inquinamento atmosferico ha provocato circa 60.000 vittime e rimane uno dei temi fondamentali.
  • Promuovere approcci come le partnership pubblico-private per la sanità e le infrastrutture sociali. In questo modo è possibile incrementare quantità e qualità dei servizi, impiegando meglio i capitali e le risorse della Pubblica Amministrazione. La crisi infatti ha fornito molte indicazioni sulle direzioni che devono prendere i modelli di finanza sostenibile.
  • Valorizzare i servizi socio-sanitari e prestare una particolare attenzione a caregiver e Enti del Terzo Settore. È infatti fondamentale favorire la conoscenza reciproca, replicando esperienze positive come il progetto Cantieri ViceVersa.
  • Incoraggiare l’innovazione, digitale e non, in un’ottica più green e sostenibile arrivenda anche a ridurre il digital divide, ovvero la disparità digitale. L’Italia è ancora in basso nella classifica europea. Però con politiche e investimenti mirati è possibile potenziare le infrastrutture tecnologiche con soluzioni inclusive e a ridotto impatto ambientale.

Finanza sostenibile ed economia reale

In ogni caso uno degli obiettivi fondamentali è innescare e promuovere la collaborazione e la fiducia tra la finanza sostenibile e l’economia reale. Infatti solo in questo modo si può sostenere la produzione, l’occupazione e i consumi nel lungo periodo.

Per fare questo è importante potenziare l’educazione finanziaria, arrivando a valorizzare anche la competenza dei consulenti finanziari. Questi programmi devono anche comprendere contesti scolastici, raggiungendo tutta la popolazione.

L’educazione finanziaria è essenziale soprattutto nei periodi di crisi, quando la tentazione degli impulsi irrazionali è più forte e potrebbe compromettere le posizioni finanziarie delle famiglie. Per questo i principi e gli standard della finanza sostenibile sono tra i principali punti dell’Agenda creata dall’Unione Europea.

In questa fase cruciale è quindi necessario collaborare con le istituzioni e unire le forze per creare degli investitori più responsabili.

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Davide Marroccoli

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