Indennità per malattia, cosa dice l'INPS - economiaefinanzaonline.it
L’INPS ha recentemente introdotto importanti aggiornamenti riguardanti gli importi delle indennità per malattia e degenza per il 2025. Queste modifiche interessano non solo i lavoratori dipendenti, ma anche i lavoratori autonomi e quelli iscritti alla Gestione separata.
A seguito della rivalutazione Istat sui prezzi al consumo, gli importi sono stati adeguati e si applicano agli eventi insorti nel corso dell’anno. È fondamentale per tutti i cittadini italiani, in particolare per coloro che operano nel settore sanitario e assistenziale, essere informati su queste novità.
Per gli iscritti alla Gestione separata, l’importo dell’indennità giornaliera viene calcolato applicando percentuali specifiche al massimale contributivo annuo, fissato per il 2025 a 120.607 euro, il che equivale a circa 330,43 euro al giorno. Le percentuali applicabili variano in base ai contributi versati nei dodici mesi precedenti. Di seguito, gli importi specifici per le diverse durate di malattia e degenza:
È cruciale sottolineare che coloro che non hanno versato contributi durante il periodo di riferimento non hanno diritto all’indennità, il che può avere un impatto significativo sui lavoratori intermittenti o precari.
Un’altra novità importante riguarda gli importi relativi ai congedi straordinari per i lavoratori che assistono familiari disabili in situazione di gravità, come stabilito dall’articolo 42, comma 5, del D.lgs 151/2001. Per il 2025, i nuovi importi sono i seguenti:
Questi valori sono stati aggiornati tenendo conto del limite complessivo di spesa, rivisto con una variazione Istat dello 0,8% e dell’aliquota contributiva Ivs del 33%. Questo adeguamento è particolarmente significativo, considerando il crescente numero di famiglie che si trovano a dover gestire la disabilità di un familiare.
Inoltre, per quanto riguarda le indennità legate a eventi di tubercolosi, l’INPS ha fatto riferimento alla circolare n. 2 del 10 gennaio 2025, che stabilisce gli importi fissi da utilizzare per l’anno in corso. A differenza delle indennità per malattia, queste prestazioni non vengono calcolate sulla base della retribuzione, ma seguono valori prestabiliti secondo la normativa vigente.
Ciò significa che i lavoratori affetti da tubercolosi possono contare su un sostegno economico più prevedibile, il che è essenziale per affrontare le difficoltà legate a questa malattia.
Questi cambiamenti rappresentano un passo importante per garantire che le indennità per malattia e degenza siano più adeguate alle attuali necessità economiche dei lavoratori e delle famiglie italiane. Con un’inflazione che continua a pesare sulle finanze delle famiglie, è fondamentale che l’INPS aggiorni regolarmente i propri importi per riflettere le reali condizioni di vita dei cittadini.
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