In attesa di Fitch e e della BCE le borse restano sui massimi relativi.

Le borse europee ed americane mantengono i livelli massimi di periodo in un insieme di notizie di tutti i i tipi.

Spiccano quelle positive come il negoziato Usa Cina, l’emissione dell’ TLRO da parte della BCE e lo stop agli aumenti dei tassi da parte della FED. In secondo piano la Brexit, che potrebbe essere “disordinata”, e poi il giudizio di Fitch sull’ Italia, che potrebbe abbassare il nostro rating, e questo impatterebbe soprattutto sullo spread, e la perdurante situazione con dati sull’economia sia italiana sia europea, non brillanti.

I livelli restano sui massimi con il Ftse Mib a 20.400, il Dax ormai vicino agli 11.500 e lo Stoxx non lontano da 3.285, livello massimo possibile, prima di un inevitabile storno. Anche il Dax a 11.500 è tirato e potrebbe al massimo arrivare a 11.600. Il Ftse a 20.500 può dirsi arrivato, e l’insieme delle notizie, tutte positive, ha aiutato gli indici ad arrampicarsi fino a queste prestigiose vette.

Se lo Stoxx dovesse superare i 3.285 potrebbe avventurarsi in territorio 3.300 arrivando fino a 3.350 nel breve.

La riunione della BCE è prevista per il 7 Marzo e sapremo se la forward guidance verrà cambiata oppure se resterà quella del progetto originario. Questa decisione può impattare sui listini.

Tra i titoli “caldi” abbiamo notato l’importante rottura della resistenza da parte di Brembo che ora potrebbe partire, si tratta infatti del quinto tentativo di rottura, ora finalmente riuscito, e della perdurante situazione orizzontale di STMICROELECTRONICS che oscilla da giorni intorno alla sua resistenza senza romperla con decisione.

Attenzione anche a Inwit che dopo il CDA di Telecom è candidata alla gestione di tutte le torri del futuro 5g.

Siamo dell’idea che la uno storno sarebbe salutare proprio per consolidare gli ottimi livelli raggiunti e poter far ripartire i listini verso nuovi massimi dell’anno.

I rintracciamenti potrebbero portare il Ftse Mib a 19.350 , il Dax a 11.000 e lo Stoxx a 3.070.

Le notizie sono tutte sul tavolo. La situazione è da pre-recessione, ma i numeri delle aziende sono ancora piuttosto buoni e a breve, sul listino italiano almeno, verranno confermati i valori dei dividendi . Intesa, ad esempio, è alle prese da mesi con la resistenza a 2 euro e potrebbe finalmente partire, avendo già perso parecchio nei mesi precedenti, dopo la conferma del suo futuro dividendo molto vicino al 10% .

I giochi saranno comunque fatti dopo la riunione del 7 di Marzo, piuttosto decisiva, in termini di finanziamento degli istituti di credito, per fronteggiare la crisi.

Fabrizio Piscopo

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