
Bonus ponte da 500 euro: a chi spetta e come funziona - economifinanzaonline.it
Questi elementi rappresentano un chiaro investimento sulle risorse umane della pubblica amministrazione, con l’obiettivo di valorizzare la professionalità.
È stato siglato oggi presso l’ARAN un importante accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) 2022-2024 dell’Area Funzioni Centrali, che coinvolge circa 6.160 dirigenti e professionisti delle amministrazioni centrali dello Stato.
L’intesa, sottoscritta da sindacati rappresentativi dell’82% del personale, esclusa la CGIL, vede la UIL esprimere una riserva che sarà sciolta entro domani, ma potrebbe aprire la strada a ulteriori adesioni nei prossimi rinnovi contrattuali di settore.
Aumenti salariali significativi e arretrati fino a 9.400 euro
Il nuovo CCNL prevede incrementi medi di 558 euro lordi mensili su tredici mensilità, con decorrenza dal 1° gennaio 2024. La distribuzione degli aumenti, tuttavia, non è uniforme: i dirigenti di prima fascia potranno beneficiare di aumenti fino a 980 euro lordi al mese, mentre per la seconda fascia l’incremento sarà di 545 euro lordi mensili.
Questi aumenti rappresentano un significativo riconoscimento economico della dirigenza pubblica, sottolineato anche dal ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo.
Accanto alle maggiorazioni mensili, il contratto riconosce arretrati medi pari a circa 9.400 euro per il periodo che va dal 2022 fino a ottobre 2025. Tale somma sarà corrisposta ai lavoratori pubblici interessati, rappresentando una rilevante integrazione economica.
Secondo Antonio Naddeo, presidente dell’ARAN, si tratta di un contratto con “contenuti economici forti e innovativi, che rilancia la formazione, rafforza il welfare e valorizza il ruolo strategico della dirigenza”. La firma di oggi costituisce inoltre un passo fondamentale verso il rinnovo previsto per il triennio 2025-2027.
La CISL FP ha sottolineato che le risorse già stanziate dal Governo permetteranno di raddoppiare gli aumenti, che ammontano al 6% delle retribuzioni, inviando un segnale concreto per sostenere chi guida le strutture pubbliche nazionali.
Innovazioni normative: lavoro agile, welfare e formazione continua
Il rinnovo contrattuale introduce anche diverse novità di rilievo sul piano normativo, mirate a modernizzare la macchina amministrativa e migliorare le condizioni di lavoro:

- Lavoro agile con nuove disposizioni per facilitare la conciliazione tra vita privata e professionale, arricchendo le opportunità di flessibilità per i dirigenti pubblici.
- Rafforzamento del welfare integrativo, con benefici estesi su reddito, salute, istruzione e cultura, per supportare in maniera più completa i lavoratori pubblici.
- Avvio di un programma di formazione continua focalizzato sulla transizione digitale e sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, in linea con le esigenze di innovazione e sviluppo tecnologico delle amministrazioni pubbliche.
È prevista inoltre l’istituzione di un Organismo paritetico per l’innovazione, volto a rafforzare il dialogo tra parti sociali e a promuovere una governance amministrativa più moderna ed efficiente.