
IMU, buone notizie: come ottenere lo sconto del 50% già per il 2025 - Economiafinanzaonline.it
Buone notizie per tutti questi cittadini: chi potrà richiedere lo sconto del 50% sull’IMU prima della scadenza.
Il 16 giugno 2025 si avvicina rapidamente e rappresenta una data cruciale per milioni di italiani proprietari di immobili. Questo giorno segna infatti la scadenza per il pagamento della prima rata dell’IMU, l’Imposta Municipale Unica.
Questo tributo, particolarmente temuto dai possessori di seconde case e abitazioni di lusso, può però riservare buone notizie: numerosi Comuni italiani offrono la possibilità di ottenere sconti significativi, fino al 50%, sul pagamento dell’IMU. In questo articolo, esploreremo le modalità per approfittare di queste agevolazioni e come possono influire positivamente sul bilancio familiare.
IMU, come ricevere uno sconto del 50%
Iniziamo col chiarire che l’IMU non è dovuta per l’abitazione principale, definita come l’unità immobiliare in cui il contribuente e i membri del suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente. Tuttavia, ci sono diverse casistiche in cui è possibile ottenere delle riduzioni significative sull’importo dovuto. Ad esempio, i Comuni possono decidere di esentare dal pagamento dell’IMU le unità immobiliari possedute da anziani o disabili che si trovano in istituti di ricovero, a condizione che queste non siano affittate. Una delle opportunità più vantaggiose è la riduzione del 50% della base imponibile. Questa agevolazione si applica a diverse categorie di immobili:
- Abitazioni concesse in comodato gratuito: Si applica alle abitazioni (escluse le categorie A/1, A/8, A/9) concesse in comodato d’uso a parenti in linea retta di primo grado (figli e genitori). Per usufruire di questa riduzione, è fondamentale che il contratto di comodato sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile abitativo in Italia, oltre alla propria abitazione principale. Inoltre, è necessario che il comodante risieda anagraficamente e dimori abitualmente nello stesso Comune dell’immobile concesso in comodato.
- Immobili di interesse storico o artistico: Questi immobili, tutelati per il loro valore culturale, beneficiano di un trattamento fiscale agevolato, favorendo così la loro conservazione e valorizzazione.
- Immobili inagibili o inabitabili: Se un immobile è di fatto inutilizzabile, è possibile richiedere la riduzione dell’IMU, sostenendo che non genera alcun reddito per il proprietario.
- Pensionati residenti all’estero: Un’altra importante categoria riguarda i pensionati che risiedono in Stati di assicurazione diversi dall’Italia. Se possiedono un solo immobile in Italia, possono beneficiare della riduzione del 50% sulla base imponibile.

Un’altra forma di agevolazione è la riduzione del 25% dell’IMU per le abitazioni locate a canone concordato. Questa normativa, stabilita dalla Legge n. 431 del 1998, consente ai proprietari di immobili affittati secondo contratti a canone concordato di ottenere uno sconto sull’imposta, indipendentemente dall’aliquota stabilita dal Comune. Ciò significa che, dopo aver calcolato l’imposta dovuta, si applica la riduzione e si versa solo il 75% dell’importo originario. Un’opzione particolarmente interessante per i contribuenti è quella di optare per il pagamento dell’IMU tramite addebito diretto sul conto corrente, che consente di ottenere uno sconto fino al 20%. Secondo le disposizioni dell’articolo 118 ter del Decreto Rilancio, per usufruire di questo vantaggio è necessario seguire alcuni passaggi fondamentali:
- Verifica della delibera comunale: È essenziale accertarsi che il Comune di appartenenza preveda questa agevolazione nella propria delibera IMU.
- Richiesta di autorizzazione: Il contribuente deve richiedere un’autorizzazione permanente per il pagamento tramite addebito diretto, che deve essere effettuato su un conto corrente bancario o postale attivo e sufficiente.
- Attivazione entro la scadenza: Per beneficiare dello sconto del 20%, è fondamentale che l’attivazione della domiciliazione bancaria avvenga prima del 16 giugno 2025. Questo è un passaggio cruciale, poiché solo in questo modo sarà possibile ridurre l’impatto dell’imposta sul bilancio familiare.
Con l’avvicinarsi della scadenza del 16 giugno, è opportuno che i contribuenti si attivino per raccogliere tutte le informazioni necessarie e verificare la propria situazione fiscale. È consigliabile visitare il sito web del proprio Comune o quello del Ministero dell’Economia per consultare le delibere relative all’IMU e per assicurarsi di non perdere eventuali opportunità di risparmio. Ogni Comune ha la facoltà di stabilire le proprie aliquote e agevolazioni, rendendo fondamentale un’accurata informazione preventiva. In un contesto economico come quello attuale, dove le spese familiari possono gravare significativamente sul bilancio mensile, approfittare di queste riduzioni può rappresentare un’importante boccata d’ossigeno per molti contribuenti.