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I numeri attuali e le previsioni della cannabis light in Italia

Il ricercatore della Sorbona di Parigi Davide Fortin e del Marijuana Policy Group di Denver, che studia le leggi sul consumo di cannabis, in uno dei suoi studi, ritiene che la Cannabis Light sia una grande risorsa economica per l’Italia

Il business della Cannabis Light, infatti, vale in Italia 44 milioni di euro all’anno. Inoltre, potrebbe generare circa un migliaio di posti di lavoro fissi, tra grow shop e filiera produttiva e arrivare a 50 milioni di fatturato. Ma – precisa Fortin nello studio – questi numeri si raggiungerebbero se in Italia ci fosse una legislazione regolamentata.

La cannabis light è il prodotto frutto dell’estrazione dalla Canapa Sativa e possiede una concentrazione di THC molto bassa, tra lo 0,2 e lo 0,6%. Attualmente, la legislazione italiana dispone la possibilità di coltivare e vendere questo tipo di cannabis a condizione che non produca effetti stupefacenti. La vendita e la coltivazione di cannabis light, perciò, non può essere penalmente perseguita dalla legge.

La maggior parte dei consumatori di cannabis leggera la acquista per smettere di fumare tabacco o di assumere sonniferi per dormire, e in grande percentuale viene acquistata per i suoi effetti benefici indipendenti dall’alterazione data dal THC.

Il mercato della cannabis light in Italia

Attualmente è difficile stimare con precisione il valore di mercato attuale dei prodotti di Cannabis Light. Ma stanno nascendo molti grow shop e brand che distribuiscono cannabis lightitaliana o svizzera, Paese in cui è nata la Cannabis Light.

Il boom commerciale della canapa light ha combattuto positivamente il traffico illegale di canapa con un contenuto di THC elevato. Secondo lo studio di due ricercatori, infatti, pare che sia diminuito del 33% il numero di piante di cannabis che venivano coltivate clandestinamente, riducendo dell’8% anche la diffusione di hashish con una concentrazione di THC elevata.

L’introduzione sul mercato dell’erba legale, ossia della canapa depotenziata, quindi, ha avuto un forte impatto sul narcotraffico, anche dal punto di vista dell’economia complessiva del Paese: i sequestri di marijuana legale sono diminuiti del 14% e sono calati del 3% anche gli arresti per detenzione di sostanze stupefacenti.

Nel 2017, il giro di affari che stava dietro alla vendita della cannabis light in Italia era di 40 milioni di euro; nel 2018, invece, il fatturato della cannabis legale è ammontato a 150 milioni di euro, destinando alla coltivazione della canapa 2.500 ettari di terreno, 10 volte maggiore dal 2013 a oggi.
Nel 2020, infine, la vendita della Cannabis Light ha raggiunto il valore complessivo di 200 milioni di euro.

Analizzando il sondaggio sul consumo in Italia realizzato da Fortin, si evince che il mercato della cannabis light si attesta intorno ai 200 milioni di euro, tra infiorescenze e prodotti a base di CBD.  Il prodotto italiano è quello che interessa maggiormente anche il mercato estero, tra cui Germania, Belgio, Olanda e Francia. Se i consumatori fossero stabili e se si arrivasse alla regolamentazione della cannabis legale in Italia e in Europa – che ne garantirebbe la salubrità del prodotto e l’indicazione corretta dei principi attivi contenuti – il mercato arriverebbe a 400-500 milioni di euro in pochi anni.

Cannabis legale in crescita positiva

Nonostante il settore della cannabis light sia in crescita, in Italia, così come in molti paesi europei, manca ancora una legislazione che tuteli e permetta l’incremento di questo mercato.

Il valore economico della canapa light, inoltre, si relaziona a un settore che coinvolge 10 mila lavoratori, con 1.500 nuove aziende specializzate nella sua coltivazione, anche biologica come nel progetto di Canapafarm e altre 800 aziende agricole create apposta per cavalcare l’onda positiva. In Italia, il valore della cannabis light è molto elevato e, se le previsioni per il prossimo anno venissero confermate, il fatturato globale europeo potrebbe arrivare a 36 miliardi di euro.

Previsioni per il 2021, l’anno della Cannabis light

All’inizio del 2016, i fiori di CBD venivano venduti fino a 15€ al grammo, ma oggi i prezzi delle infiorescenze di Cannabis light si riescono ad acquistare a partire dai 5/6€ al grammo al dettaglio, assicurandosi prodotti di buona qualità.

La lotta per la legalizzazione della Cannabis, che la vuole fuori da questa era proibizionista, si batte anche perché il settore della marijuana light ha creato nuovi posti di lavoro grazie alla nascita di moltissime aziende produttrici.

Prima di investire nella Cannabis light, si consiglia di fare molta attenzione alla legalità e alla qualità del prodotto.

Redazione

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