Categories: News

Gozzi di Federacciai avverte: “Evitare ritorsioni sui dazi, serve calma e nuovi mercati”

Il 23 marzo 2025, Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, ha rilasciato un’intervista in cui ha sollecitato le istituzioni italiane a procedere con cautela riguardo alle misure da adottare in risposta alle potenziali tariffe imposte dagli Stati Uniti. Gozzi ha messo in guardia sulle conseguenze devastanti che potrebbero derivare da una simile decisione, specificando che un incremento delle tariffe al 200% sui vini rappresenterebbe un grave danno per il settore italiano.

Preoccupazioni per l’industria vinicola

Gozzi ha espresso preoccupazione per l’impatto che tali misure potrebbero avere sull’industria vinicola italiana, un settore che già affronta sfide significative. La sua richiesta di prudenza si basa sulla necessità di valutare attentamente le ripercussioni economiche e commerciali di eventuali azioni punitive da parte degli Stati Uniti. Secondo Gozzi, una risposta così draconiana non solo colpirebbe i produttori di vino, ma avrebbe anche effetti a catena sull’intero sistema economico italiano, inclusi i settori collegati e le piccole e medie imprese.

Tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea

L’intervista di Gozzi si inserisce in un contesto di crescente tensione commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, dove le politiche tariffarie sono diventate un tema caldo. Il presidente di Federacciai ha sottolineato l’importanza di mantenere un dialogo aperto con le autorità statunitensi per evitare escalation che potrebbero portare a una guerra commerciale. Ha anche evidenziato come il settore dell’acciaio e dei metalli, di cui Federacciai rappresenta gli interessi, possa risentire di una simile situazione, con ripercussioni sull’occupazione e sulla competitività.

Strategie collaborative per affrontare le sfide commerciali

In questo clima di incertezze, Gozzi ha ribadito la necessità di strategie collaborative e di un approccio diplomatico per affrontare le sfide commerciali. Ha fatto appello a una maggiore coesione tra le industrie e le istituzioni, affinché si possano trovare soluzioni che tutelino gli interessi nazionali senza compromettere le relazioni internazionali. La sua posizione è chiara: l’industria italiana deve prepararsi a eventuali sviluppi, ma sempre con la speranza di evitare conflitti che possano danneggiare il mercato e i consumatori.

Serena Libra

Recent Posts

Gestione del patrimonio immobiliare: come integrare dati BMS e software di facility management

Gestire efficacemente il patrimonio immobiliare è fondamentale per ogni impresa. La qualità degli edifici e…

2 settimane ago

Nuova tassa 1000 euro, batosta per gli automobilisti: obbligatoria per tutti

Dal 15 novembre entra in vigore l’obbligo di circolare con pneumatici invernali o catene da…

3 settimane ago

Rifai tutta la casa con due spiccioli: l’offerta estiva che non puoi farti sfuggire

L'offerta estiva, o meglio una grande occasione, che non puoi farti sfuggire: puoi rifare tutta…

3 settimane ago

Stangata su pensioni e buste paga: riceverai 106€ in meno

Buste paga e pensioni, pessime notizie per tantissimi italiani: chi riceve 106 euro in meno…

3 settimane ago

Chi è Giuseppe Zafarana

Dal vertice della Guardia di Finanza alla guida di Eni, Nato a Piacenza nel 1963,…

3 settimane ago

Metodo Digiturbo X: opinioni e verità su un nuovo business digitale

Sta emergendo un nuovo protagonista nel panorama digitale italiano: il Metodo Digiturbo X. Un sistema…

3 settimane ago