
Controlli del fisco sulle partite Iva - www.economiafinanzaonline.it
Due sono le parole che maggiormente preoccupano i cittadini italiani: Fisco e Agenzia delle Entrate. C’è una novità che sta per arrivare proprio da uno dei due appena citati.
Come sappiamo, già da qualche tempo, il Fisco sta portando avanti una serie di controlli a tappeto su quelli che sono considerati conti o movimenti di denaro sospetti, proprio iniziare definitivamente a stanare i furbetti. Ora, nello specifico, si pone l’attenzione sulle Partite Iva.
I controlli stanno diventando ancora più capillari. Cerchiamo di capire insieme di cosa stiamo parlando e a chi sarà riferito questo controllo.
Fisco: nuovi controlli per le P.Iva
I controlli del Fisco e dell’Agenzia delle Entrate sono sempre più puntuali e meticolosi proprio atti a stanare i cosiddetti “furbetti” e tutti coloro che, per anni, hanno eluso il Fisco stesso riuscendo anche a non pagare mai le tasse o a fare movimenti bancari che non sono loro consoni. Ora, pare, che quest’epoca stia per finire e i controlli stanno diventando sempre più minuziosi.
Il Fisco ha avviato controlli sulle partite IVA per gli aiuti di Stato dichiarati nel 2022, inviando lettere per segnalare errori che sono stati trovati. L’Amministrazione finanziaria annuncia l’avvio di una campagna di controlli che mira a individuare errori, omissioni e irregolarità nella compilazione del prospetto dedicato agli aiuti di Stato nei modelli Redditi, IRAP e 770.
Cosa sta succedendo
Il motivo sta, in particolare, per una gestione non sempre corretta dell’indicazione degli aiuti ricevuti, specie negli errori di digitazione o scrittura dei codici stessi. Queste lettere arriveranno, nei prossimi giorni attraverso o il domicilio digitale (cioè la PEC) o il Cassetto Fiscale. Esse conteranno tutte le info utili per capire di cosa stiamo parlando, delle eventuali anomalie riscontrate e, anche, come poterle risolvere.

Quello che ha generato più confusione è stato l’utilizzo del codice 999, che è presente nel campo “Codice aiuto” del prospetto “Aiuti di Stato”. Esso, in molti casi, è stato usato erroneamente. Per questo se è stato inserito per un aiuto già presente nella tabella codici, è necessario correggere la dichiarazione attraverso una dichiarazione integrativa.
Se è stato utilizzato per un’agevolazione concessa da un altro ente non di Stato, occorre valutare con attenzione la sua effettiva necessità nelle altre dichiarazioni. L’avviso che viene inviato dall’Agenzia delle Entrate non deve essere un qualcosa di allarmante. Basta rivolgersi ai Caf o al proprio commercialista per poter capire di cosa si tratta e come poter procedere a eventuali correzioni o integrazioni che devono essere effettuate.