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Obbligo fatturazione elettronica e partite Iva flat tax: cosa cambia

Con il decreto per l’attuazione del Pnrr cambiano anche gli obblighi di fatturazione elettronica per le partite Iva in regime flax tax.

Il nuovo decreto sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza include nuove misure anche in merito alla fatturazione elettronica, novità che vedono coinvolte anche le partite Iva in regime agevolato di flat tax. L’obbligo di emettere le fatture in formato telematico sempre infatti estendersi anche a tutte quelle partite Iva con reddito superiore a 25 mila euro. Scopriamo gli interessati all’obbligo e chi, invece, rimane esonerato.

fatturazione elettronica

Pnrr: quali sono le novità sulla fatturazione elettronica per le partite Iva

L’obbligo di fatturazione elettronica è una misura attuata dal governo per contrastare in maniera più efficace l’evasione fiscale. L’Italia, secondo la Commissione Europea, sembra infatti essere il Paese con il maggiore tax gap sull’imposta a confronto con gli altri Pesi dell’Unione Europea. Lo stato italiano sembra registrare un gap del valore di oltre trenta miliardi di euro, conquistando così il primo posto tra gli altri Stati membri. Seconda lo stato tedesco, con quasi 24 miliardi di euro. Tale meccanismo di emissione delle fatture infatti permette un maggiore controllo tra l’Iva dichiarate e quella versata, controllo che si può realizzare anche in tempo reale.

Prima dell’arrivo del decreto Pnrr l’obbligo per gli autonomi si estendeva a chi superava la soglia dei 65 mila euro. Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza restano invece esonerate solamente le partite Iva in regime flat tax che non superano la soglia dei 25 mila euro di reddito. Si tratterebbe di oltre 800 mila contribuenti, tra cui autonomi, ditte e professionisti. L’esclusione però sembra avere una scadenza, pare infatti che entro il 2024 l’obbligo di emettere la fattura elettronica verrà esteso a tutte le partite Iva.

L’emissione delle fatture in modalità telematica prevede anche delle tempistiche precise. La fattura dovrà infatti essere emessa entro dieci giorni dalla prestazione professionale e dev’essere successivamente registrata entro il quindicesimo giorno del mese successivo. Da luglio a settembre 2022 però, non dovrebbero scattare delle sanzioni se una fattura elettronica viene effettuata entro il mese successivo. L’obbligo dovrebbe partire dal mese di luglio del 2022, anche se potrebbe slittare fino ai primi giorni del mese di gennaio del 2023.

Silvia Curletto

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