Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/aviazione-hostess-mockup-sedersi-2104594/
A breve prenderanno il via i tagli di circa 3 mila posti di lavoro dell’importante azienda di turismo online Expedia. Infatti quest’azienda comprende marchi come HomeAway, Hotels.com, Orbitz, Travelocity o Vrbo e fino a poco tempo fa contava circa 26 mila dipendenti.
La compagnia ha spiegato che è stata “Una decisione finalizzata a ridurre ed ottimizzare l’organizzazione stessa dell’azienda”. Inoltre gli stessi vertici di Expedia hanno ammesso che l’azienda era cresciuta in modo indisciplinato. Questo è stato confermato da una mail resa pubblica da Reuters e anche dagli scarsi risultati di Expedia relativi al 2019, forse in parte dovuti anche al coronavirus.
I tagli effettuati dai vertici di Expedia riguardano anche la sede centrale di Seattle, si prevedono circa 500 persone. L’azienda di turismo aveva annunciato che era in attesa di poter calcolare l’impatto del coronavirus sulle sue attività. Inoltre non era nemmeno in grado di fare previsioni in merito all’organizzazione di Expedia e il coronavirus.
Forse è questa una delle ragioni dei tagli, ma bisogna ricordare che durante l’ultima conferenza sui risultati di Expedia erano emerse diverse problematiche.
Queste complesse situazioni relative alla gestione del lavoro, alla qualità della vita dei dipendenti e ad un’organizzazione che lascia poco spazio ad altri interessi al di fuori del lavoro.
Perciò è molto facile pensare che siano attribuibili ad un’organizzazione in parte macchinosa della stessa Expedia. È stato reso noto infatti, che molti dipendenti risentono dei ritmi aziendali, ritmi che li portano a concentrarsi solo sull’azienda e non tanto sulla vita al di fuori. L’azienda ha quindi la necessità di doversi riassestare anche nell’ottica del coronavirus.
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