ETF
Tra queste, gli Exchange-traded fund (ETF) obbligazionari a scadenza stanno guadagnando terreno in Europa, e più recentemente in Italia, con un incremento notevole dell’offerta e un interesse crescente da parte del mercato. Questi strumenti, che combinano caratteristiche degli ETF tradizionali con la predisposizione a una data di scadenza predefinita, offrono un’alternativa interessante per chi cerca di diversificare il proprio portafoglio di investimenti.
Gli ETF obbligazionari a scadenza differiscono dai loro omologhi tradizionali principalmente per la presenza di una data di scadenza fissa. Questa peculiarità implica che il fondo sia predisposto a investire in bond che maturano nell’arco dell’anno solare prestabilito, procedendo poi alla liquidazione del fondo e alla distribuzione del patrimonio netto agli investitori al termine del periodo. L’introduzione di tali strumenti nel mercato europeo, e in modo particolare in Italia con le recenti aggiunte della gamma BulletShares di Invesco, segna un passo importante verso la diversificazione delle opzioni di investimento disponibili.
Il successo degli ETF a scadenza è testimoniato dalla rapida crescita del loro mercato. Secondo Morningstar, la raccolta netta di questi fondi è stata seconda solo a quella dei fondi monetari nell’ultimo anno, con una raccolta netta di 60 miliardi di euro, segno inequivocabile dell’apprezzamento per questa categoria di investimento. La domanda continua a rimanere sostenuta anche nell’anno corrente, dimostrando l’appetibilità di tali strumenti per gli investitori alla ricerca di alternative ai tradizionali conti deposito.
La ricerca di soluzioni d’investimento poco rischiose e più remunerative spinge sempre più investitori verso i fondi obbligazionari a scadenza. Shannon Kirwin evidenzia la ritrosia delle banche europee nell’aumentare i tassi sui conti deposito come uno dei fattori chiave che motivano questa tendenza. La natura meno speculativa e più conservativa di questi strumenti li rende particolarmente attraenti in un contesto di incertezza economica.
La principale distinzione tra fondi ed ETF a scadenza risiede nei costi, con gli ETF che tendono ad essere più economici. Tuttavia, entrambi presentano delle sfide legate alle spese, come le commissioni di rimborso e di ingresso, che possono incidere sul rendimento finale per l’investitore. L’efficienza dei costi e la struttura di gestione degli ETF, in particolare, offrono una prospettiva di valore aggiunto che merita considerazione.
Gli ETF a scadenza non si limitano a un unico tipo di bond, ma offrono un ampio raggio di opzioni che vanno dai corporate bond ai titoli di Stato, con una diversificazione anche in termini valutari. Questa varietà risponde alle esigenze di diversi profili d’investitore, offrendo soluzioni sia per chi predilige un approccio più cauto sia per coloro che cercano opportunità di rendimento più elevate.
Nonostante rappresentino ancora una nicchia nel mercato complessivo dei replicanti, le prospettive di crescita per gli ETF obbligazionari a scadenza sono positive, con aspettative di una continuativa espansione di mercato. L’evoluzione di queste soluzioni d’investimento sarà un aspetto interessante da monitorare nei prossimi anni, considerando l’interesse crescente da parte degli investitori e l’ampliamento dell’offerta sul mercato.
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