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Economia, Istat prevede per il 2024 una decelerazione del Pil e un calo della fiducia delle imprese

Nel 2024, il prodotto interno lordo (PIL) dell’Italia ha registrato un incremento dello 0,7% in termini di volume, con una decelerazione progressiva nel corso dell’anno. Questo dato è stato fornito dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nella sua analisi sull’andamento dell’economia nazionale. La crescita economica nell’area euro è stata rivista al rialzo per l’ultimo trimestre dell’anno, mostrando segnali di moderato miglioramento. Tuttavia, il dinamismo economico in Europa ha continuato a risultare significativamente inferiore rispetto a quello di altre regioni, come gli Stati Uniti e i Paesi asiatici.

Produzione industriale e fiducia delle imprese

A gennaio 2024, l’indice della produzione industriale ha registrato un notevole rimbalzo, con un aumento congiunturale del 3,2%, che ha più che compensato il calo significativo di dicembre, che si era attestato a -2,7%. Nonostante questo recupero, la fiducia delle imprese ha mostrato un trend negativo in tutti i settori, tranne che nella manifattura. In controtendenza, la fiducia dei consumatori ha mostrato un miglioramento, principalmente grazie a valutazioni più ottimistiche riguardo alla propria situazione economica personale.

Scambi internazionali e mercato estero

Verso la fine del 2024, gli scambi internazionali di merci hanno ripreso slancio, sebbene le previsioni per il commercio globale rimangano pessimistiche, ulteriormente complicate da potenziali escalation delle tensioni commerciali e geopolitiche. Più di 48% del valore dell’export italiano è stato destinato a paesi al di fuori dell’Unione Europea, superando le percentuali di Germania, Francia e Spagna. Tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno rappresentato circa il 10% delle vendite italiane all’estero e oltre un quinto delle esportazioni destinate ai mercati extra europei. L’analisi dell’Istat evidenzia che l’introduzione dei dazi annunciati dall’amministrazione statunitense nei confronti dell’Unione Europea potrebbe avere ripercussioni significative sull’Italia.

Occupazione e retribuzioni

Nel mese di gennaio 2024, si è registrata una crescita dell’occupazione che ha interessato uomini, donne e individui di tutte le fasce d’età, ad eccezione dei 35-49enni. L’occupazione è aumentata sia tra i dipendenti che tra gli autonomi, indicando un trend positivo nel mercato del lavoro. Per l’intero anno, nonostante un incremento più contenuto dei prezzi, si è osservato un forte aumento delle retribuzioni contrattuali in termini nominali, pari a 3,1%. Questo incremento è stato maggiormente significativo nel settore privato, dove ha raggiunto il 4%. All’inizio del 2024, l’inflazione in Italia, seppure in leggero rialzo, è rimasta al di sotto della media dell’area euro, con l’indice armonizzato dei prezzi al consumo che ha mostrato un incremento tendenziale del 1,7% sia a gennaio che a febbraio.

Serena Libra

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