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Economia a Terni: a gennaio si registra inflazione stabile e rincari per pasta, pesce e utenze

L’analisi dei prezzi a Terni nel mese di gennaio 2025 ha rivelato un aumento significativo in diverse categorie, nonostante l’inflazione generale si mantenga stabile. Secondo i dati forniti dai servizi statistici del Comune di Terni, i prezzi hanno registrato una variazione del +0,4% rispetto al mese precedente, con un’inflazione su base annua che si attesta a +1,2%, leggermente inferiore alla media nazionale di +1,5%.

Andamento dei prezzi nel settore alimentare

Nel primo mese del 2025, i prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche hanno mostrato un incremento del +0,8% rispetto a dicembre. In particolare, i costi della verdura sono aumentati, mentre i prezzi della frutta hanno seguito un andamento opposto, registrando una diminuzione. Tra i rincari più significativi si segnalano quelli della pasta, del pesce e di alcuni tagli di carne, come quella ovina. Un aumento notevole si osserva anche per il caffè e il cioccolato, il cui costo ha raggiunto picchi vicini al 20% su base annua.

Rincari nei settori delle bevande e dell’abitazione

Il Comune di Terni ha comunicato che, rispetto al mese di dicembre, il prezzo dello spumante ha registrato un notevole aumento del +9,2%, così come i costi dei vini liquorosi e dei superalcolici. Le previsioni per il settore abitativo sono meno incoraggianti, con rincari significativi nelle bollette elettriche e un incremento del costo del gasolio per il riscaldamento. In particolare, il capitolo riguardante acqua, elettricità e combustibili ha visto un aumento del +2%. Per quanto riguarda l’energia elettrica, la tariffa bioraria per la fascia notturna durante weekend e festivi ha subito un incremento del 23,5%, mentre la quota fissa per il gasolio per riscaldamento è aumentata del +5,5%.

Implicazioni economiche e sociali

Questi aumenti dei prezzi possono avere un impatto considerevole sulle famiglie ternane, influenzando il potere d’acquisto e la qualità della vita. La crescita dei costi dei beni essenziali, come alimenti e servizi, potrebbe portare a una maggiore pressione sulle finanze domestiche. È fondamentale monitorare l’evoluzione di questi dati nei prossimi mesi, per valutare se si tratti di un trend temporaneo o di un cambiamento strutturale nell’economia locale. Le autorità locali e i cittadini dovranno affrontare le sfide poste da questa situazione, cercando di trovare soluzioni per mitigare gli effetti negativi sugli strati più vulnerabili della popolazione.

Serena Libra

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