Fonte foto: https://www.pexels.com/photo/black-solar-panels-on-brown-roof-2850347/
L’ecobonus è una delle agevolazioni fiscali più conosciute e permette, a chi vuole eseguire una ristrutturazione, di usufruire di uno sconto sull’intervento. Operazioni come installazioni di sistemi per il risparmio energetico o l’adeguamento ai criteri antisismici sono solo alcuni degli esempi per cui è valido l’ecobonus.
In ogni caso la soglia dell’agevolazione fiscale è stata innalzata fino al 110%, dal 65. Inoltre potrà essere richiesta da fine luglio e durerà per tutto l’anno successivo. Sarà quindi possibile ristrutturare la propria abitazione per renderla più green, o eseguire altri interventi, senza spesa.
In alternativa però è possibile pagare i lavori, che però saranno rimborsati entro 5 anni e la somma supererà il costo della riqualificazione eseguita. Queste sono le regole del nuovo ecobonus, approvato di recente dal Consiglio dei Ministri. Vediamo quindi quali sono le possibilità offerte dall’ecobonus.
La nuova versione dell’ecobonus, come abbiamo già anticipato, vedrà un aumento dell’agevolazione fiscale fino al 110%, ma le possibilità offerte sono due.
Nel primo caso il proprietario avrà uno sconto in fattura del 100% e saranno ceduti i crediti d’imposta all’azienda che ha eseguito i lavori. In questo modo non si pagherà nulla.
Se invece si decide di anticipare la spesa, sarà possibile ottenere un rimborso dilazionato in 5 quote annuali. Il versamento sarà eseguito con la dichiarazione dei redditi, fino a guadagnare il 10% in più della somma spesa. Anche in questo caso l’azienda che ha portato avanti i lavori potrà ricevere il credito d’imposta e utilizzarlo come compensazione.
In alternativa può anche essere trasferito ad un’altra impresa o banca. Si incasserà così uno sconto pari al 9% del lavoro effettuato.
Anche se richiedere l’ecobonus è abbastanza semplice, bisogna sapere che è valido solo per determinati tipi di interventi. In generale possiamo dire che l’ecobonus può essere richiesto per:
L’aliquota, fissata ora al 110%, vale anche per gli interventi del sismabonus, che prevedeva solo il 50% di agevolazione. Così sarà possibile adattare la propria abitazione ai criteri antisismici usufruendo dello stesso sconto.
Le agevolazioni dell’ecobonus si possono anche estendere alla posa di finestre, pannelli solari o restauri di facciate. In questo caso però l’intervento deve fare parte di un pacchetto che sia legato alla riqualificazione energetica.
L’ecobonus può essere richiesto da diversi soggetti come il proprietario di casa, l’inquilino, i condomini, se l’intervento riguarda le parti comuni della palazzina. Possono richiederlo anche società, associazioni di professionisti e enti pubblici e privati.
In ogni caso la detrazione fiscale rappresentata dall’ecobonus viene eseguita sull’Irpef, se la spesa viene eseguita da un privato. La detrazione viene eseguita sull’Ires se invece gli interventi riguardano un’azienda.
Inoltre per beneficiare dell’ecobonus non è necessaria nessuna comunicazione, infatti basterà inviare entro 90 giorni dalla fine dei lavori la documentazione all’Enea. Dopodiché basterà compilare un questionario e, in sede di dichiarazione dei redditi, allegare fatture, ricevute dei pagamenti e la relazione del tecnico che ha eseguito l’intervento.
Il rimborso messo a disposizione dall’ecobonus è concesso sia sulle abitazione, che sugli edifici appartenenti a qualsiasi categoria catastale. Sono ovviamente compresi gli stabili rurali e quelli strumentali per attività professionali o d’impresa.
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