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DPCM di Ottobre, cosa cambia, quali sono le restrizione e tutte le novità

Il nuovo DPCM varato ad ottobre a causa del nuovo innalzamento dei contagi impone nuove limitazioni. Ecco di cosa si tratta e come bisogna comportarsi.

Il testo del nuovo DPCM di ottobre è ormai effettivo e con esso arrivano nuove limitazioni e restrizioni, soprattutto per quanto riguarda il settore della cultura e del fitness. Nello specifico è stata imposta la chiusura di ristoranti, pub e locali alle 18, mentre palestre, piscine e strutture di fitness rimarranno chiuse. Inoltre sono fortemente sconsigliati gli spostamenti non necessari.

Il nuovo provvedimento, data la sua rigidità, ha incontrato diverse resistenze da parte di lavoratori e associazioni di categoria. Anche le Regioni si sono scontrate con il Governo, ma a causa dell’avvento della seconda ondata di contagi, si è ritenuto necessario intervenire. Va però ricordato che il Decreto rimarrà in vigore fino a fine novembre, salvo altre decisioni. Scopriamo quindi quali sono le novità introdotte dal DPCM di ottobre e cosa comportano.

DPCM di ottobre: bar e ristoranti chiusi alle 18

Secondo quanto previsto dal nuovo DPCM di ottobre tutte le attività che offrono servizi di ristorazione sono consentite dalle ore 05.00 alle ore 18.00. Questo significa che bar, ristoranti, pub e birrerie, ma anche gelaterie e pasticcerie, potranno esercitare solo in questo lasso di tempo. Inoltre potranno consumare al tavolo solo quattro persone, che possono salire a sei se gli individui sono tutti conviventi.

Anche il consumo di cibi e bevande davanti ai locali e in piazze o vie è severamente vietato. Va detto però che questi divieti e l’anticipo sull’orario di chiusura previsto dal DPCM di ottobre sono finalizzati a scongiurare la formazione di assembramenti. Sia per quanto riguarda le ore serali, sia per i giovani. Tuttavia rimane consentito il servizio di consegna a domicilio da parte dei ristoranti fino a mezzanotte e rimangono sempre valide le già note regole sanitarie.

DPCM di ottobre: scuola e cultura

Una delle priorità su cui si sono concentrati Governo e Regioni nello stendere il DPCM di ottobre è stata la scuola. Infatti gli istituti scolastici rimarranno aperti, ma si farà un ricorso ancor maggiore alla didattica a distanza pari al 75%. Questa decisione interessa tutte e scuole superiori, mentre asili, scuole materne, elementari e medie continueranno le lezioni in presenza.

Invece per quanto riguarda cinema teatri e tutto il settore della cultura possiamo dire che sono sospesi spettacoli e proiezioni in sale teatrali, cinematografiche e anche negli spazi all’aperto. Inoltre il divieto di apertura vale anche per sale bingo, sale da ballo, casinò e centri scommesse.

Coprifuoco e spostamenti

Anche se il presidente Conte non ha voluto definirlo così, secondo quanto stabilito dal DPCM di ottobre, alcune strade e piazze rimarranno chiuse dalle ore 21. Questa decisione si è resa necessaria per evitare che si formino assembramenti, soprattutto nelle ore serali quando si creano situazioni d incontri tra amici, parenti e conoscenti.

Fonte foto: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-mano-giallo-bicchiere-3960967/

Proprio in questi momenti infatti si potrebbe abbassare la guardia, motivo per cui strade e piazze di alcuni centri urbani potrebbero essere interdette e chiuse al pubblico dalle 21, eccezion fatta per i residenti. Sono anche vietati gli spostamenti dalle ore 23 alle 5, ad esclusioni di motivi di carattere lavorativo, familiare o di salute.

Infatti prima di vietare categoricamente gli spostamenti tra Comuni e Regioni differenti, il Governo ha fortemente sconsigliato gli spostamenti, sia con mezzi privati che pubblici. Rimane però possibile spostarsi per recarsi presso attività o negozi chiuse nel fine settimana, come ad esempio i centri commerciali.

DPCM di ottobre: piscine, palestre e centri fitness

Ultimo punto previsto dal testo di DPCM di ottobre è la chiusura, valida sempre fino a fine novembre, di piscine, palestre e altri centri fitness. Insieme a queste attività la serrata è imposta a con centri benessere, strutture termali e impianti sciistici.

Questa decisione è dovuto al fatto che non tutte le attività di categoria si sono adeguate alle vecchie normative. Tuttavia questa non è una vera e propria chiusura allo sport, infatti sarà possibile praticare attività in centri e circoli sportivi, purché si rispettino le norme igienico-sanitarie. Infine rimangono vietati tutti gli sport che prevedono contatto fisico e le attività dilettantistiche di base.

Fonte foto di copertina: https://www.pexels.com/it-it/foto/donna-mano-giallo-bicchiere-3960967/

Davide Marroccoli

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