C’è una nuova opportunità per molte persone in difficoltà economica grazie all’introduzione di un bonus Inps di 850 euro. Questo aiuto è stato recentemente annunciato e rappresenta un sostegno significativo per chi fatica ad arrivare a fine mese. Il bonus è accessibile a determinate categorie di cittadini, che devono soddisfare requisiti specifici per poter presentare la domanda.
Il nuovo bonus Inps, disponibile dal 2025, si presenta come una misura di sostegno per le persone anziane non autosufficienti. In particolare, il bonus è destinato a chi ha più di 80 anni e si trova in condizioni economiche svantaggiate. L’Inps ha fornito indicazioni dettagliate riguardo ai requisiti per l’accesso al bonus e alle modalità di richiesta attraverso il messaggio n. 949, pubblicato il 18 marzo 2025, dopo aver anticipato i dettagli in un messaggio precedente del 30 dicembre 2024.
Il bonus è riservato a una specifica fascia di popolazione, in particolare gli anziani. Per poter beneficiare di questo aiuto, è necessario soddisfare alcune condizioni essenziali. Gli anziani devono avere almeno 80 anni e un valore ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro. Inoltre, è fondamentale che i richiedenti ricevano l’indennità di accompagnamento o abbiano i requisiti per ottenerla, e che si trovino in una situazione di bisogno assistenziale gravissimo.
Per presentare la domanda, è necessario seguire la procedura indicata sul portale dell’Inps. È importante avere un ISEE valido per il 2025, poiché l’assenza di questo documento potrebbe comportare la sospensione dell’erogazione del bonus. Questa misura è prevista per il biennio 2025/2026 e prevede l’assorbimento dell’indennità di accompagnamento e delle prestazioni fornite dagli ATS.
Il bonus Inps di 850 euro è caratterizzato da due quote: una quota fissa, equivalente all’indennità di accompagnamento, e una quota integrativa, denominata “assegno di assistenza”, che ammonta a 850 euro mensili. Quest’ultima viene erogata tramite la piattaforma “Prestazione Universale” e può essere utilizzata per pagare lavoratori domestici che forniscono assistenza o per acquistare servizi di cura da professionisti del settore.
I beneficiari del bonus Inps devono fare attenzione alle modalità di spesa della quota integrativa. Questa somma non può essere utilizzata in modo alternato nello stesso mese per entrambe le opzioni: il pagamento di lavoratori domestici e l’acquisto di servizi di assistenza. Se gli importi non vengono spesi secondo le modalità stabilite, il beneficio decade.
In aggiunta, i beneficiari sono tenuti a inviare trimestralmente all’Inps le copie delle buste paga relative ai lavoratori domestici e le fatture elettroniche attestanti le spese sostenute per l’assistenza. Questa misura è concepita per garantire un aiuto concreto a una delle categorie più vulnerabili della società, offrendo un sostegno economico e facilitando l’accesso a servizi di assistenza necessari per migliorare la qualità della vita degli anziani non autosufficienti.
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