
L’incentivo e la sua compatibilità con altre agevolazioni (www.economiafinanzaonline.it)
Le spese relative alla casa di cura rappresentano un tema di grande interesse per chi assiste persone non autosufficienti o disabili.
È fondamentale conoscere come funzionano le detrazioni fiscali per le rette di ricovero e assistenza, e quali accorgimenti adottare per non perdere i benefici fiscali concessi dall’Agenzia delle Entrate.
Le spese sostenute nel 2024 per la retta di una casa di cura possono beneficiare di agevolazioni fiscali, da indicare nel modello 730/2025 o nel modello Redditi Persone Fisiche. A seconda delle condizioni del paziente, si possono applicare due diverse forme di vantaggio fiscale:
- deduzione fiscale, se il soggetto assistito è riconosciuto come disabile;
- detrazione fiscale, se il beneficiario è non autosufficiente.
È importante sottolineare che la deduzione fiscale agisce riducendo la base imponibile Irpef, potenzialmente abbassando l’aliquota applicata, mentre la detrazione diminuisce direttamente l’imposta lorda da pagare.
L’articolo 15 del Tuir stabilisce che è possibile portare in detrazione il 19% delle spese sostenute per l’assistenza personale a persone non autosufficienti, con un limite massimo di spesa di 2.100 euro per contribuente. La detrazione è riconosciuta solo se il reddito complessivo non supera i 40.000 euro. Questo tetto di 2.100 euro si applica per singolo contribuente, indipendentemente dal numero di persone assistite. Per esempio, se un figlio paga la retta per due genitori non autosufficienti, il limite resta invariato. Nel caso in cui più familiari sostengano la spesa per lo stesso assistito, il limite va ripartito tra loro.
Non autosufficienza certificata: il requisito essenziale per beneficiare della detrazione
La normativa richiede che la condizione di non autosufficienza sia attestata da una certificazione medica ufficiale. Sono considerate non autosufficienti le persone incapaci di svolgere autonomamente attività fondamentali come alimentarsi, camminare, lavarsi o utilizzare il bagno.
La detrazione è applicabile sia se si assume un assistente personale che si reca presso l’abitazione, sia nel caso di ricovero in una struttura specializzata, come una casa di cura.
Un tema spesso discusso riguarda la correttezza della fattura emessa dalla casa di riposo o struttura di ricovero. Può accadere che la fattura riporti un importo mensile complessivo senza distinguere tra la quota di assistenza personale e quella per vitto, alloggio e altri servizi.

L’Agenzia delle Entrate, attraverso la rubrica di FiscoOggi, ha chiarito che per poter usufruire della detrazione è indispensabile che la fattura evidenzi in modo separato l’importo relativo all’assistenza personale da quello relativo a vitto, alloggio e altre spese. Solo la quota riferita all’assistenza personale rientra nel limite massimo detraibile di 2.100 euro.
Chi effettua il pagamento della retta deve richiedere alla struttura questa distinzione per evitare di perdere il diritto alla detrazione. Tale criterio è stato ribadito più volte, anche nelle circolari 10 del 2005 e 24 del 2022 dell’Agenzia delle Entrate, ed è fondamentale per la corretta dichiarazione dei redditi.
Per chi invece assume direttamente un assistente personale, è possibile usufruire di una deduzione per i contributi previdenziali e assistenziali versati, ma questa è una questione distinta rispetto alla detrazione per la casa di cura.
Come indicare le spese nel modello 730 o nel modello Redditi
Per ottenere il beneficio fiscale, le spese devono essere correttamente riportate nella dichiarazione dei redditi riferita al 2024, quindi nel modello 730 o nel modello Redditi 2025. È importante conservare tutta la documentazione, comprese le fatture dettagliate che distinguano le voci di spesa, e la certificazione medica che attesta la non autosufficienza.
Nel caso in cui più familiari abbiano sostenuto la spesa, la quota detraibile deve essere ripartita proporzionalmente tra i contribuenti, senza superare il limite complessivo di 2.100 euro per contribuente.
Queste informazioni aggiornate confermano l’importanza di una gestione accurata della documentazione fiscale per non perdere la possibilità di detrazione delle spese per la casa di cura nel 2025. Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate sono chiare: la corretta distinzione delle voci in fattura e la certificazione medica sono i requisiti imprescindibili per accedere all’agevolazione fiscale prevista dalla legge.