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Detrazione spese funebri: a chi spetta e come funziona

È possibile detrarre le spese funebri? A chi spetta, quali sono i passaggi da compiere, eventuali limiti e i documenti da presentare.

Al momento della dichiarazione dei redditi la normativa fiscale prevede la possibilità di inserire le spese funebri sostenute in caso di morte di atre persone. L’agevolazione può essere ottenuta indipendentemente dal grado di parentela con il soggetto defunto, questo vuol dire che la detrazione può essere richiesta da chi ha sostenuto le spese e non per forza un famigliare.

La detrazione IRPEF in caso di spese funebri è pari al 19% e può essere richiesta a patto che i pagamenti siano stati effettuati con mezzi rintracciabili, ovvero bonifico bancario o postale oppure altri mezzi di pagamento che lasciano delle tracce, quindi no ai contanti.

Modello 730

Spese funebri: quali possono essere e i limiti

Vengono considerate spese funebri tutti quei pagamenti legati al funerale. Questo significa che rientrano nelle spese detraibili i pagamenti sostenuti per fiori, lapide, bara e anche per il trasporto. Non possono invece rientrare nell’agevolazione quei costi sostenuti in previsione dell’evento, quindi ad esempio l’acquisto di una tomba o di un loculo.

Da poco è stato eliminato il vincolo della parentela come requisito per ricevere l’agevolazione. Questo significa che non è più obbligatorio avere legami di coniugio/parentela/affinità per poter inserire queste spese nella dichiarazione dei redditi, sia che si scelga il modello 730 che il modello Redditi.

La percentuale di detrazione del 19% corrisponde ad una spesa massima di 1.550 euro riferita ad un unico funerale. La soglia massima rimane la stessa anche nel caso in cui le spese siano state sostenute da più soggetti, in questo caso la ripartizione dello sconto IRPEF avviene solo se nel documento contabile è specificata la suddivisione della spesa.

Quali sono i documenti necessari

Per poter beneficiare della detrazione è necessario conservare tutte le fatture che attestano i pagamenti sostenuti: dalla spesa per i diritti cimiteriali versata al comune, alle fatture relative all’agenzia delle pompe funebri e del fiorista. In altre parole ogni costo sostenuto deve avere un documento che accerti l’avvenuto pagamento che deve poter essere rintracciato.

Modello 730: come deve essere compilato

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sarà disponibile dal 30 aprile il modello precompilato per la dichiarazione dei redditi del 2023.

Si può scegliere la compilazione assistita che permette di modificare i campi già compilati modificandoli con i propri dati. Alla dicitura “Quota sostenuta” deve essere inserita la spesa sostenuta dal dichiarante, nel campo “Importo complessivo” il totale della spesa. Sarà quindi l’Agenzia delle Entrate a calcolare la cifra che potrà essere detratta.

Nel modello 730, la cifra calcolata verrà inserita direttamente nel Quadro E, Sezione I nei righi da E8 a E10 della colonna 2. Nella colonna 1 dovrà essere invece indicato il codice 14 che corrisponde alle spese funebri.

Modello Redditi: cosa cambia

Nel modello Redditi le spese dovranno essere inserite invece nei righi da RP8 a RP14 della colonna 2, mentre nella colonna 1 dovrà sempre essere inserito il codice 14.

Rachele Giudice

Appassionata di comunicazione e informazione, per me conoscere il mondo dell'economia e della finanza è fondamentale per essere indipendenti.

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