
Cartelle esattoriali, segreti per rimanere senza debiti-economiafinanzaonline.it
C’è un modo per capire se devi pagare o meno delle cartelle esattoriali. Ecco alcuni segreti da conoscere subito.
Le cartelle esattoriali sono degli avvisi di pagamento che l’Agenzia delle Entrate/Riscossione, invia ai contribuenti che hanno dei debiti con lo Stato. Debiti che devono essere saldati, se non si vuole incorrere in procedure forzose quali fermi amministrativi e pignoramento dei beni.
I debiti sono una cosa assai spiacevole, soprattutto perché sono spesso fonte di grande apprensione, e molto spesso, ci si ritrova in situazioni che portano a indebitarsi. Una delle più comuni, è certamente la perdita del lavoro.
Un problema molto serio, da non sottovalutare, che purtroppo può succedere. E magari, non si riesce a trovare un nuovo lavoro che consenta di sostenere il debito come si vorrebbe.
Tuttavia, una soluzione per pagare c’è, ed è la rateazione. In questo modo, infatti, è possibile assolvere al debito piano piano, rimuovendo un grosso problema. Ma c’è una cosa da fare, ancor prima di procedere con un eventuale piano di rateazione. Scopriamo di cosa si tratta.
Cartelle esattoriali, scopri come funziona e quando puoi non pagarle
Prima di pagare una cartella esattoriale, è bene fare attenzione a una serie di dettagli.
Cartelle esattoriali, segreti per rimanere senza debiti-economiafinanzaonline.it
In primis, lo Stato non può inviare la cartella senza prima aver inviato un avviso (anche bonario). Per cui, questo può essere un motivo di contestazione. Altra cosa da tenere a mente, è che ogni debito ha una scadenza oltre la quale non può più essere esigibile. Di solito, per Irpef e IVA, devono passare dieci anni, per imposte comunali, 5 anni, per bollo auto, tre anni. Se trascorrono più di questi anni, il debito non è più dovuto.
Se lo Stato non invia la cartella esattoriale entro un tot di tempo, può perdere il diritto a esigere il debito. Per cui, è possibile fare un ricorso, eventualmente tramite assistenza legale. È bene sottolineare, inoltre, che nella cartella bisogna scrivere con chiarezza il motivo per cui è richiesta una certa somma. Se è riportato un debito generico, senza una motivazione precisa, è possibile fare ricorso.
Nella cartella esattoriale è necessario specificare l’importo cui si riferisce il debito, multe, interessi e come sono stati calcolati gli interessi, per quali anni. Se non c’è la suddetta distinzione, è possibile contestarla. Si tratta di dettagli importanti, che possono fare la differenza, nel momento in cui si esige un debito.