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La pensione di cittadinanza è un beneficio economico pensato per i nuclei famigliari composti esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore ai 67 anni. In questo modo, il governo accorre in aiuto anche dei pensionati in difficoltà economica.
A differenza di quanto accade per il reddito di cittadinanza, ai beneficiari della pensione non viene richiesto di sottoscrivere il Patto per il Lavoro presso il centro per l’impiego, per ovvi motivi.
La pensione di cittadinanza è stata definita con il DL 4/2019, lo stesso che ha sancito la nascita del reddito di cittadinanza.
Per quanto concerne i requisiti, oltre a quello dell’età, questo beneficio segue le stesse linee guida previste per il reddito di cittadinanza, con qualche modifica. Il reddito Isee non deve superare i 9.360 Euro e il patrimonio immobiliare (tranne la casa dove si abita) deve essere pari a massimo 30.000 Euro.
In questo caso, inoltre, il reddito famigliare non deve essere superiore a 7.560 Euro, o 9.360 in caso di nuclei in affitto.
Come per il reddito di cittadinanza, anche questo contributo opera in due modi:
1. Integra il reddito della famiglia alla soglia di 7.560 Euro;
2. Per coloro in affitto, integra il reddito in quantità pari all’ammontare annuo del canone di locazione fino a un massimo di 1.800 Euro.
Pertanto, ogni mese la pensione di cittadinanza integrerebbe il reddito di 780 Euro, fino a un totale di 9.360 Euro. L’integrazione non può essere di meno di 480 Euro. Ovviamente, l’importo si modifica in base alle dimensioni del nucleo famigliare, seguendo la stessa scala di equivalenza del reddito di cittadinanza: per ogni maggiorenne oltre al primo componente si applica lo 0,4, fino a un massimo di 2,1.
Questo significa che, ad esempio, una coppia di persone di oltre 67 anni riceverà un’integrazione mensile pari a massimo 1.092 Euro. Invece, in caso di nuclei familiari numerosi composti esclusivamente da over 67, l’importo massimo della misura è di 1.638€ al mese, 19.656€ l’anno.
Questo contribuito economico viene assicurato per tutto il periodo in cui il beneficiario soddisfa i requisiti, per un totale di massimo 18 mesi. Dopo questo termine, si può chiedere un rinnovo. A differenza del reddito di cittadinanza, in questo caso il beneficiario non deve rispettare il periodo di sospensione di un mese.
Anche in questo caso, si può fare richiesta sul sito https://www.redditodicittadinanza.gov.it/, oppure in cartaceo presso le Poste o i Caf. L’INPS analizzerà la domanda in cinque giorni e, in caso di esito positivo, la pensione di cittadinanza verrà erogato nei primi giorni del mese successivo a quello in cui è stata fatta domanda.
L’importo viene caricato su una carta elettronica che può essere utilizzata per gli acquisti, ma non per il gioco d’azzardo, né per gli acquisti online. È possibile prelevare contanti da tale carta, ma solamente 100 Euro al mese.
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