I TLTRO (sigla di Targeted Longer-Term Refinancing Operations) sono operazioni europee che forniscono finanziamenti alle istituzioni per periodi di tempo fino a 4 anni. Tale denaro è offerto alle banche, a lungo termine, a condizioni vantaggiose. In questo modo, si facilitano ulteriormente le condizioni di credito del settore privato e stimolare le banche a prestare denaro all’economia reale.
Pertanto, i TLTRO rafforzano la posizione attuale della politica monetaria della Banca Centrale Europea e fortificano la trasmissione di politiche monetarie incentivando ulteriormente i prestiti bancari.
La BCE ha annunciato la prima serie di TLTRO il 5 giugno 2014 ed ha avuto otto aste. Invece, la seconda tornata, nota con il nome TLTRO II, è stata avviata il 10 marzo 2016 e ha contato quattro aste.
Si tratta di operazioni mirate, gestite dalla Banca Centrale Europea. La quantità di denaro che le banche possono prendere in prestito è legata ai loro prestiti alle società non finanziarie e alle famiglie.
Inoltre, per quanto riguarda i TLTRO II, il tasso d’interesse applicato è collegato ai modelli di prestito delle banche partecipanti. Più prestiti vengono garantiti alle società non finanziarie e alle famiglie (eccetto quelli relativi all’acquisto di case), più attraente diventa il tasso di interesse sui loro prestiti TLTRO II.
Il 7 marzo 2019, la Banca Centrale Europea ha ufficialmente approvato la terza serie di TLTRO. Da settembre 2019 a marzo 2021 l’organizzazione lancerà nuove operazioni di rifinanziamento a medio-lungo termine su base trimestrale, con durata di due anni.
Con le operazioni TLTRO III, le parti potranno prendere in prestito fino al 30% dei loro portafogli a un tasso indicizzato su quello delle operazioni di main refinancing operations per la loro intera durata.
Le caratteristiche dei TLTRO III avranno l’obiettivo di far rimanere favorevoli le condizioni finanziarie, proprio come per le precedenti serie di questo tipo di operazioni. Secondo Mario Draghi, a capo della BCE, l’obiettivo è l’approvvigionamento delle banche nei prossimi anni.
Inoltre, Draghi ha comunicato che i tassi di interesse rimarranno invariati, nella speranza che si mantengano pari a quelli attuali almeno fino alla fine dell’anno. Il Consiglio direttivo della BCE ha altresì deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rimarranno invariati allo 0,25% e al -0,40%. Tale decisione è scaturita dalla valutazione dell’indebolimento del quadro macroeconomico.
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