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Credit Crunch: cos’è, quando si verifica e l’impatto avuto sull’economia italiana

Il Credit Crunch, o stretta creditizia, è un grosso calo nell’offerta di credito che avviene dopo un lungo periodo di espansione economica. Vediamo quindi di capire nel dettaglio cos’è e quando può verificarsi.

Come abbiamo detto il Credit Crunch è una grande depressione economica che blocca l’offerta creditizia e può emergere da spontanei andamenti dell’economia.

In altre occasioni invece è volontariamente provocata dalle autorità fiscali e monetarie. In ogni caso una delle principali cause del Credit Crunch è una difficile congiuntura di avvenimenti in ambito economico.

Solo in alcuni casi è uno strumento utilizzato dagli istituti bancari per tutelare il proprio patrimonio. Soprattutto durante periodi in cui i sistemi economici hanno grazi difficoltà.

Quando si verifica il Credit Crunch

Il Credit Crunch può verificarsi in diverse occasioni, in alcuni casi si propone anche in modo spontaneo. La stretta creditizia avviene quando le banche, preoccupate dall’insolvibilità dei propri clienti, alzano i tassi di interesse per scongiurare i rischi di inflazione.

In questo caso particolare però si crea un effetto a cascata. Come abbiamo detto gli istituti di credito aumentano i tassi d’interesse rispetto ai finanziamenti richiesti da privati e imprese. Di conseguenza si profila una situazione in cui è molto più difficile ottenere un prestito o un finanziamento.

In altre occasioni il Credit Crunch può essere pilotato dalle Banche Centrali, le quali possono indurre le altre banche a concedere meno prestiti. Questo è possibile alzando i tassi di interesse o aumentando la riserva obbligatoria, la percentuale dei depositi che non può essere data in prestito e deve essere mantenuta presso la Banca centrale.

Un altro modo per pilotare il Credit Crunch è quello di aumentare i massimali relativi ai crediti, e quindi la percentuale massima che una banca può utilizzare per aumentare i crediti rispetto all’anno precedente.

La Situazione italiana

Il Credit Crunch ha avuto un impatto abbastanza negativo sull’Italia in generale e sulle piccole e medie imprese del nostro territorio. Un indice di questa stretta creditizia è l’indice dei bond, che si sono ridotti a causa delle numerose vendite da parte d investitori stranieri.

In questo caso è importante sapere che se i titoli presi in considerazione scendono di prezzo, il loro rendimento sale. Quando si verifica un aumento dei tassi di interesse, c’è un deprezzamento dei titoli di lunga scadenza, quelli che normalmente conservano le banche.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/illustrations/debito-prestito-credito-soldi-1500774/

Questa situazione incide in modo profondo sui bilanci. In altre parole quando lo spread aumenta i titoli di Stato in mano alle banche perdono di valore. Questo determina grosse perdite finanziarie per gli istituti di credito che vedono scomparire il loro capitale e cercano di rimediare.

Ad esempio, se lo spread salisse a 350 punti banchieri ed investitori andrebbero in allarme, perché potrebbe abbassarsi l’indice patrimoniale. La diretta conseguenza sarebbe una serie di operazioni con l’obiettivo di rafforzare il patrimonio delle banche. Contemporaneamente avviene lo stop all’erogazione di prestiti o finanziamenti a famiglie ed imprese.

Proprio perché l’aumento dello spread fa deprezzare i titoli di Stato in possesso delle banche, l’indice Cet 1 si abbassa verso la soglia di sicurezza.

Sotto questo livello la Banca Centrale Europea avvia una serie di azioni per far risalire il coefficiente patrimoniale. Diventa quindi essenziale per sostenere l’economia reale.

Le conseguenze provocate

La principale conseguenza del Credit Crunch è la recessione. Normalmente è dovuta anche al fatto che le banche mettono in atto i procedimenti per ristabilire il loro patrimonio. In generale quindi i tassi di interesse aumentano facendo ottenere più ricavi agli istituti di credito, dai pochi clienti a cui hanno concesso un prestito.

Questa situazione porta ad una riduzione del denaro da spendere, sia per i singoli che per le imprese. Queste ultime poi vedono contrarsi d’improvviso le quote di capitale che hanno a disposizione.

Infine un’altra conseguenza del Credit Crunch è una flessione importante dell’occupazione e degli investimenti, che aumentano l’incertezza economica e penalizzano fortemente lo sviluppo economico.

Fonte foto:
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Davide Marroccoli

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