Guide

Permesso per allattamento: tutto ciò che c’è da sapere

Il permesso per allattamento è una misura prevista dall’Inps: ecco come funziona.

Il permesso per allattamento fa parte delle tutele riconosciute alla lavoratrice che diventa mamma. È un permesso valido dopo il congedo di maternità perché, oltre all’allattamento, permette alla madre di dedicarsi al bambino nelle prime fasi di vita evitando un distacco brusco; infatti è previsto anche nei casi di adozione. Scopriamo, dunque, i requisiti per fare domanda, il numero di ore possibili e l’indennità prevista.

permesso per allattamento

Permesso per allattamento: chi può richiederli

Per richiedere il permesso Inps bisogna soddisfare alcuni requisiti: possono fare domanda i genitori con bambini nati entro un anno dalla stessa o bambini adottati entrati in famiglia non non oltre un anno. Di solito è la madre a richiedere il permesso, il padre può farlo se sussistono alcune situazioni: se il figlio è affidato esclusivamente a lui; in caso di malattia grave o morte della madre; se la madre non è lavoratrice dipendente o non ha richiesto il congedo parentale in quanto non compatibili.

Permesso per allattamento: quante ore

Le ore di permesso dipendono dall’orario di lavoro: per una media di sei ore lavorative per giornata, le ore di permesso sono due. Una media inferiore prevede solo un’ora di permesso. Nel caso di più figli, anche adottivi, il numero si raddoppia e anche l’importo. Le ore possono essere distribuite o in maniera consecutiva o spezzate, questo va concordato col datore di lavoro. Nel caso si usufruisca di asilo nido o altra struttura nelle immediate vicinanza, le ore si dimezzano.

Permesso per allattamento: fino a quando

I giorni di permesso possono essere usati fino al compimento del primo anno di età o per il primo anno di adozione. Nei casi di figli portatori di handicap, si estende al compimento di tre anni.

Permesso per allattamento: a quanto ammonta l’indennità

L’indennità economica è pari all’ammontare delle ore di allattamento, quindi durante le ore di permesso si percepisce il 100% di quanto previsto dal contratto. L’indennità viene anticipata dal datore di lavoro ma è a carico dell’Inps. L’Istituto di previdenza paga direttamente solo gli stagionali a tempo determinato; gli agricoli a tempo determinato e i lavoratori dello spettacolo saltuari o a termine.

Come fare domanda

La domanda va inviata telematicamente quando è il padre a usufruirne o nei casi in cui l’Inps paga direttamente. Quando ne fanno richiesta lavorativi dipendenti, la domanda va fatta al datore di lavoro. Bisogna allegare certificato di nascita del bambino o copia del provvedimento di adozione o affido negli altri casi.

Viviana Calabria

Recent Posts

Quel che devi sapere sulla casa in usufrutto: c’è davvero l’obbligo di residenza?

L'usufrutto è un diritto reale che consente a una persona, l'usufruttuario, di utilizzare e godere…

2 ore ago

Il trucco infallibile per risparmiare 2000 euro ogni mese: così la tua vita è stravolta

Negli ultimi anni, l’argomento del risparmio è diventato sempre più centrale nelle conversazioni quotidiane. Chi…

7 ore ago

Contributi 2025, questi lavoratori pagheranno solo la metà: ci sono i fortunati

Il recente sconto contributivo introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 rappresenta un'importante opportunità per queste…

9 ore ago

Chi non paga le spese di condominio: questa categoria è protetta

Nel contesto condominiale, uno dei temi più dibattuti riguarda le spese comuni e le modalità…

23 ore ago

Questo concorso pubblico è aperto a tutti, anche con la terza media: cercano personale subito

Questo concorso è un'opportunità lavorativa, per entrare a far parte di un sistema che ha…

1 giorno ago

Contanti versati sul conto corrente, è questa la soglia limite che fa scattare i controlli: quasi nessuno lo sa

In un contesto normativo in continua evoluzione, è fondamentale conoscere le implicazioni legate ai versamenti…

1 giorno ago