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Come regolarizzare la dichiarazione Iva evitando sanzioni

Il termine per la presentazione della dichiarazione Iva è scaduto, ma ecco come è possibile sanare i vizi o recuperare l’ omessa presentazione.

Il provvedimento del 12 giugno 2024 rappresenta un ulteriore passo in questa direzione, offrendo agli interessati la possibilità di regolarizzare eventuali anomalie legate alla dichiarazione Iva in modo semplice e vantaggioso, evitando così le pesanti sanzioni previste per queste irregolarità.

La rilevazione delle anomalie

Grazie all’adozione della fatturazione elettronica obbligatoria per i titolari di partita Iva, attuata già da tempo, l’Agenzia delle Entrate ha notevolmente aumentato la sua capacità di individuare automaticamente eventuali discrepanze o mancanze nelle dichiarazioni Iva. Questo sistema, basato sul confronto dei dati delle fatture elettroniche trasmesse con le informazioni contenute nelle dichiarazioni Iva, permette di identificare rapidamente eventuali omesse presentazioni o errori nella dichiarazione dei redditi. A tal proposito, l’Agenzia notifica tramite comunicazioni specifiche via Pec, o rendendole disponibili nel cassetto fiscale sotto la sezione “fatture e corrispettivi”, inviando contestualmente copia della comunicazione anche alla Guardia di Finanza.

Guardia di Finanza

Come mettersi in regola in caso di omessa presentazione o errori?

I contribuenti che ricevono una comunicazione per difformità nella loro dichiarazione Iva hanno la possibilità di porre rimedio in diversi modi. Nel caso di omessa presentazione, è previsto un termine di 90 giorni dall’ordinario scadenzario del 30 aprile 2024 per regolarizzare la propria posizione, usufruendo degli sconti sulle sanzioni derivanti dal cosiddetto ravvedimento operoso. Per correzioni di errori o omissioni, invece, è possibile presentare una dichiarazione integrativa, versando le maggiori imposte dovute, gli interessi e beneficiando di sanzioni in misura ridotta. È importante sottolineare che tali azioni correttive sono ammissibili anche in presenza di controlli già avviati dall’Agenzia delle Entrate, a meno che non sia stato già notificato un atto di accertamento definitivo.

Provvedimento AdE dichiarazione Iva

Il provvedimento del 12 giugno 2024 rappresenta una possibilità concreta per i contribuenti di allinearsi alle normative fiscali vigenti senza incorrere nelle pesanti sanzioni previste per omessa dichiarazione o errori. Emerge chiaramente come l’introduzione della fatturazione elettronica abbia potenziato gli strumenti a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per il monitoraggio delle dichiarazioni Iva, sottolineando la volontà dell’istituzione di mantenere un dialogo aperto e costruttivo con il mondo imprenditoriale e professionale. La campagna del Fisco amico continua dunque a mostrare i suoi frutti, offrendo ai contribuenti soluzioni concrete per la risoluzione di problematiche fiscali in maniera semplificata e meno onerosa.

Redazione

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