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I gap si creano quando il titolo ( o l’indice) apre il giorno successivo a un livello distante dai minimi ( ribassista ) o dai massimi ( rialzista) lasciando aperto uno spazio vuoto molto palese, visibile sui grafici.
Tendenzialmente i gap vengono sempre chiusi, soprattutto in periodi di grande volatilità come questo. Oggi è successo proprio questo.
Una volta chiusi, le borse riprenderanno a salire, essendo assenti le ragioni macroeconomiche che ne compromettono la crescita.
Quindi questi sono i livelli ai quali gli indici si fermeranno (come discesa): Ftse 18.400/500 , Dax 10.600, Stoxx 3.030. Poi ripartenza verso 19.200 di Ftse, 11.200 di Dax e 3.150 di Stoxx, per approdare a fine anno sui livelli previsti, circa al 2% sopra quelli indicati.
C’è un’incognita, mentre scriviamo, sul future dello S&P che si trovano ora pericolosamente sotto 2.630 (2.617). Se questa rottura venisse confermata in apertura del listino ufficiale, la situazione assumerebbe contorni un po’ più preoccupanti.
Snam, come detto, ha rotto la sua resistenza ed è partita verso un bel rialzo che ha come prima resistenza 4,12. Attenzione all‘anticipo cedole di Gennaio.
Il titolo è sicuramente ben impostato.
VIX a 22.17 specularmente rappresenta la preoccupazione sullo S&P. Oltre 25 è panico.
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